Teatro Festival Sauze d’Oulx

Luglio 26, 2007 in Spettacoli da Stefania Martini

Didone e EneaPrende il via sabato 28 luglio la X edizione del Teatro Festival Sauze d’Oulx – Tèatre d’Ou, un caleidoscopio di spettacoli, una festa per i dieci anni lunga 36 giorni.

Curato da Tangram Teatro, anche quest’anno il cartellone della rassegna propone spettacoli di intrattenimento accanto a produzioni impegnative, per mettere a confronto generi, stili e tendenze diverse, che escono dagli ambiti istituzionali per andare a sollecitare il pubblico delle sere d’estate, anche quello meno abituato ad entrare in un teatro.

E la ricorrenza dei 10 anni della manifestazione si arricchisce di un ulteriore elemento, come ha sottolineato il sindaco di Sauze, Roberto Faure Quest’anno la rassegna teatrale Teatro Festival Sauze d’Oulx – Tèatre d’Ou, inaugurerà la nuova sala per convegni e spettacoli del complesso “La Torre”, segnando una svolta: 10 anni di teatro a Sauze d’Oulx…. un incontro dello spettacolo con la qualità. Coinvolgimento ed emozioni, divertimento e seduzione, trepidazioni e sorrisi, commozione e risate, prima nel suggestivo quadro della piazzetta della Parrocchia, poi nell’altrettanto suggestivo teatro all’aperto del parco comunale, in mezzo ai larici e alle sculture degli artisti del legno.

Ex Colonia Fiat, simbolo visibile ed imponente di Sauze d’Oulx, “La Torre” torna a vivere da quest’anno anche d’estate. La struttura è stata progettata dall’architetto Vittorio Bonadè Bottino, importante esponente del futurismo architettonico, e realizzata nel 1937. E’ una delle testimonianze più raffinate di un’epoca e della sua scuola architettonica: gli anni 30 ed il futurismo.

La struttura interna è caratterizzata dalla totale assenza di scale mentre le 109 camere del Grand Hotel si affacciano su un “cilindro vuoto” di circa 30 metri di altezza. L’illuminazione della copertura in vetro ed il “particolare” corridoio a spirale, ci ricordano il museo Guggenheim di New York.

Il programma della giornata inaugurale prevede alle 11.30, la presentazione ufficiale del Festival, cui seguirà alle ore 16 l’Infiorata, antico rituale che accompagna cerimonie e feste popolari e che consiste nell’addobbare le piazze e le vie dei paesi con enormi disegni coloratissimi.

Alle 21.15, a “La Torre”, la compagnia Controluce – Teatro d’ombre, presenta lo spettacolo Didone e Enea.

Musica, canto ed evanescenze: su queste sollecitazioni Controluce racconta la storia di Didone e Enea con ombre di silhouette e ombre umane. Dall’immagine iniziale della barca di Enea che attraversa la scena, alle vele schermi – luogo ideale e simbolico dello svolgersi della storia – la vicenda di Didone e Enea si trasforma in un grande mosaico della memoria del principe troiano che si allontana per sempre da Cartagine per andare incontro al suo destino di eroe.

Il melodramma è un modo di raccontare delle storie, delle storie che ci appartengono e ci accompagnano, delle storie grandi che sono alla radice della nostra cultura. L’idea di raccontare un’opera con le ombre è anche un modo di renderla più facile e immediata. Poi l’ombra è impalpabile, svanisce, è effimera come la musica. Ecco quindi che l’accostamento con il teatro d’opera può diventare un modo anche di avvicinare al melodramma chi, per infiniti motivi, non l’ha ancora incontrato.

Fedele alla vocazione di avvicinare al teatro anche chi non frequenta solitamente le stagioni istituzionali, il Teatro Festival Sauze d’Oulx – Tèatre d’Ou ha sempre proposto spettacoli ad ingresso gratuito.

Quest’anno, cogliendo l’occasione del decennale e della nuova sede che ospiterà gran parte degli spettacoli, l’ingresso avrà il costo simbolico di un euro. Un euro per “comprare” due sogni, uno della durata di una serata fatta di emozioni, risate, incanto, commozione, e l’altro che è il sogno di tutti noi, di riuscire a sconfiggere il cancro.

E’ il nostro modo per dire “grazie” alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per un impegno che riguarda tutta la comunità.

Didone e Enea.

Sabato 28 luglio, ore 21.15.

Via della Torre 4, Sauze d’Oulx.

di Stefania martini