Super Alfredo

Settembre 19, 2003 in Enogastronomia da Momy

BertacciniAlfredo Bertaccini, classe 1962, è il volto nuovo dell’enogastonomia del novarese. Formatosi in ambito prettamente informatico, proprietario e general manager della C.O.A.S. (azienda informatica che opera nel campo della munetenzione per Personal Computer e annovera tra i sui clienti la RAI, il ROS dei carabinieri, Bnaca Intesa e Banca Sella), qualche anno fa ha deciso di “diversificare” il suo business, dedicandosi a una delle sue grandi passioni: il vino.

Poi, si sa, l’appetito vien mangiando, e poi, un bicchiere di buon vino deve poter essere gustato in un luogo adatto, accompagnato da cibi raffinati. Ecco allora il Wine Bar e il ristorante “Il Rubino”, che si affiancano e completano l’azienda, rendendola un vero centro d’eccellenza, nonché un punto di riferimento enogastronomico del novarese e del Piemonte.

Dai computer al vino… un bel passo!

Si, in effetti mi ero un po’ stufato della “freddezza” dell’informatica, un mondo che ti prosciuga, corre troppo veloce ed è molto difficile tenerne il passo, anche se noi in questi anni ci siamo riusciti molto bene. Oggi la C.O.A.S. fattura più di 15 ml di euro all’anno, ma non mi da più le sensazioni che provavo quando ho cominciato.

Possiamo definire la sua nuova avventura come una voglia di ritornare alle origini?

Certo, acquisire questa azienda vinicola e farla crescere ha per me un significato molto importante. Vuol dire rivalutare la terra, i profumi, i sapori ed il passare delle stagioni.

Nell’informatica la frenesia regna sovrana, dopo un giorno le cose sono obsolete. In questo mondo invece bisogna saper aspettare, il chicco d’uva che matura lentamente, giorno dopo giorno, le cantine piene di bottiglie che devono aspettare 4 o 5 anni prima di essere vendute… è una dimensione completamente nuova, sicuramente molto affascinante!

Il vizio della tecnologia comunque resta…

In effetti, il primo amore non si scorda mai! In quest’epoca è impensabile gestire una qualunque azienda senza l’utilizzo della tecnologia. Questo non vuol dire snaturare la produzione, anzi, i nostri interventi di ristrutturazione ed ammodernamento delle cantine vogliono essere la base di partenza per ottenere una produzione d’eccellenza, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. Il premio alla Dojua d’or di quest’anno ci conferma che siamo sulla strada giusta.

Considera questo premio un traguardo raggiunto o un punto di partenza?

Sicuramente un punto di partenza, un biglietto da visita che ci fornisce una credibilità verso i nostri clienti e gli esperti del settore. Il prossimo passo è la ristrutturazione delle cantine di Romagnano Sesia: abbiamo cominciato un anno fa e pensiamo di finire i lavori tra sei mesi. Sopra le cantine inaugureremo a breve un punto di ristoro e degustazione, per avvicinare sempre di più i consumatori a questo nettare delizioso.

Wine Bar e Antico Ricetto: due locali che si propongono di diffondere l’enogastronomia di classe.

L’idea del Wine Bar ci è venuta pensando a tutti i ragazzi che, stanchi delle classiche birrerie, sentivano la necessità di sperimentare qualcosa di diverso. Il locale è giovane, adatto ad un pubblico che vuol passare qualche ora in compagnia chiaccherando, bevendo buoni vini e mangiucchiando degli sfiziosi stucchini.

L’Antico Ricetto è un luogo più classico, adatto ad una clientela con un gusto raffinato, attenta ai sapori e al servizio. Qui siamo riusciti, grazie a due ottimi cuochi, ad unire la tradizione alla nouvelle cuisine.

di Monica Mautino