Strane sparizioni

Febbraio 5, 2004 in Arte da Sonia Gallesio

I nervi sono tesi allo spasimo, prossimi al punto di rottura. Si aspetta ansiosi il primo brivido, il dardo emotivo diretto al cervello…

[Camillo Antona-Traversi, Histoire du Grand Guignol da Le Théatre, Parigi, 1969]

Brividi alla MoleI mostri sono molto di più di una proiezione di remoti spauracchi fanciulleschi. Rimandano ad uno dei tabù maggiormente radicati nel pensiero occidentale, quello della morte, ma anche al concetto di pericolo, inteso quale minaccia proveniente dalla natura, e al mistero – a quell’aura di incognite ed imprevedibilità che avvolge la vita e dalla quale essa non può in alcun modo affrancarsi.

Addirittura, gli esseri fantastici possono divenire metafora delle minacce incombenti di questi tempi sul genere umano e sul mondo intero, dalla devastazione nucleare alle mutazioni genetiche, passando per il possibile controllo della mente (come non ricordare, a questo proposito, la sorprendente attività del Vortex descritta in Mater TerribilisArnoldo Mondadori Editore, Piccola Biblioteca Oscar–, il celebre romanzo di Valerio Evangelisti?).

I mostri sono protagonisti in letteratura, nel fumetto, a teatro. Persino in pittura, basti pensare a certune creature dalle fattezze frankensteiniane tratteggiate da George Grosz all’inizio degli anni Venti, o a molte delle figure oniriche e grottesche dipinte dai più grandi artisti simbolisti e surrealisti.

Rimane probabilmente quello cinematografico, tuttavia, il canale che più di ogni altro ha facilitato la diffusione di quell’irrinunciabile, sottile, serpeggiante piacere di aver paura insito nell’animo di molti spettatori, di oggi come di ieri.

Rivolgendosi ad un’ampia fetta di pubblico, dagli appassionati del genere ai bambini, negli ultimi mesi il Museo Nazionale del Cinema ha fatto da sfondo proprio ad una raccolta di maschere, calchi, poster e modellini raffiguranti le indimenticabili stars del cinema horror e fantastico.

Brividi alla MoleInaugurata lo scorso ottobre e testé prorogata sino al 15 febbraio, l’esposizione attinge alla singolare collezione del critico e giornalista Andrea Ferrari, autore del volume Il cinema dei mostri (Ed. Mondadori). Nello spazio ad ingresso libero ‘sosta’ tuttora una bizzarra combriccola di creature: la Mummia, l’Uomo Lupo, Dracula, Godzilla, King Kong, il Golem, il Mostro della Laguna Nera. Persino l’Orchetto di Moria apparso ne La compagnia dell’anello (Il Signore degli Anelli).

Questa mostra, è indubbio, rappresenta una proposta più che indovinata, anche in funzione della sua apertura durante il periodo delle feste natalizie, di norma caratterizzato da una cospicua affluenza di visitatori. Peccato, però, che in principio fosse prevista la sua continuazione al piano superiore, al quale – naturalmente – si accedeva e si accede previo pagamento di un biglietto. Peccato anche che il giorno della mia visita, il 6 gennaio, la suddetta sezione fosse già stata smantellata, benché alla sua entrata campeggiasse ancora, ben visibile, il relativo pannello pubblicitario sprovvisto di qualsivoglia rettifica.

Alla mia richiesta di spiegazioni una hostess ha risposto che non c’era mai stato un allestimento ulteriore. E un’altra, appena qualche istante dopo, che invece quest’ultimo era stato rimosso per far spazio alla mostra Oggi si vola! (visitabile sino al 15 febbraio), inaugurata a metà dicembre.

Riporto qui di seguito un passo tratto da un trafiletto pubblicato su un noto inserto culturale settimanale, peraltro contenente la medesima indicazione fornita sul sito web del Museo Nazionale del Cinema: “Allestita nella nuova area espositiva […] e nell’Aula del Tempio, [l’esposizione] presenta oltre 270 pezzi unici”. Duecentosettanta pezzi??! Non mi sono sembrati affatto così numerosi! Si saranno mica smaterializzati? Tutto è possibile, in effetti, nella magica e misteriosa dimensione del fantasy…

Brividi alla Mole – Il cinema dei mostri

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

via Montebello, 20 Torino

Orari: da mart a ven + dom 9.00-20.00; sab 9.00-23.00; lun chiuso

Per informazioni: tel. 011 81.25.658

Sito consigliato: http://www.museonazionaledelcinema.it/

Per ulteriori approfondimenti sul tema:

The Monster Show – Storia e cultura dell’horror di David J. Skal, Baldini & Castoldi, pp.408, € 16,80

di Sonia Gallesio