Sordide noti infernali

Marzo 13, 2006 in Libri da Redazione

Titolo: Sordide noti infernali
Autore: Roberto Mistretta
Casa editrice: Todaro Editore
Prezzo: € 14,00
Pagine: 250

MistrettaRoberto Mistretta è scrittore impegnato, non scrive per diletto o per il piacere di evadere dalla realtà; nei suoi romanzi la realtà, in tutte le sue misere sfaccettature, è sempre presente, diventa materia letteraria, plasma sanguigno da offrire ai lettori. Mistretta tratta argomenti scabrosi che spesso si preferirebbe far finta di ignorare, voltare il capo colpevolmente dall’altra parte; tratta la pedofilia e l’incesto, ce li pone davanti, ci costringe a respirarne l’odore rancido, di uomini andati a male. E lo fa con rabbia e indignazione.

E’ sofferenza autentica la sua, un urlo che si leva dalla Montanvalle, un cancro che vorrebbe estirpare. Ma Mistretta è uno scrittore, non un magistrato o un chirurgo, usa la penna al posto del bisturi e incide, scava nei recessi più reconditi delle umane aberrazioni fino a tirare fuori tutto il marcio che c’è dentro. Il suo è uno stile accattivante, da professionista che conosce alla perfezione il mestiere, nulla è lasciato al caso; sa come costruire un giallo che tenga in sospeso il lettore fino all’ultima pagina, con colpi a effetto, pause di studiata meditazione e di profonda riflessione. Svia, indaga, ti porta lontano con falsi indizi, per poi piazzare il colpo di coda che lascia di stucco. Dopo averci deliziato con la serie del maresciallo Bonanno, uomo dalla grande carica umana, sempre alle prese con diete rimandate a oltranza, ecco un personaggio decisamente più americanesco, più forte, più deciso se vogliamo, più da romanzo noir: Gelo Duncan, alle prese con un serial-killer che sgozza le sue vittime con una corda di violino.

E’ un noir serrato, con pagine di piacevole lirismo. Una ragazza viene sgozzata nella sua casa, sembra un classico delitto passionale se non fosse per uno strana collana lasciatale al collo e una “sonata” per violino. Duncan sarà costretto a scontrarsi con una realtà terribile, forse insopportabile; dovrà giocare una partita durissima con un assassino abile e geniale. Al centro dei romanzi di Mistretta c’è sempre la famiglia, la sacralità della famiglia, valori che gli appartengono, valori che dovrebbero essere patrimonio di ogni buon cristiano ma che si stanno disperdendo, come l’aria buona, il pane fatto in casa.

di Salvo Zappulla