Sacco alla Confcooperative Piemonte

Novembre 27, 2002 in Attualità da Enrico Zambruno

32687(1)Confcooperative Piemonte ha un nuovo presidente. E’ Mario Sacco, nominato ieri sera all’unanimità dal Consiglio regionale dell’associazione, in seguito alle dimissioni, motivate da sopraggiunti impegni professionali e familiari, della presidente in carica Cristiana Poggio.

Il Consiglio ha inoltre nominato due vicepresidenti: Michele Bechis, presidente del Consorzio cerealicolo CAPAC e Nicoletta Ponchione, presidente del Consorzio edilizio Casa Futura.

Mario Sacco, ringraziata la presidente uscente per l’impegno profuso, ha affermato di voler operare per un potenziamento dell’azione politica e di rappresentanza di Confcooperative Piemonte, a cui attualmente aderiscono oltre 1.200 cooperative, con un fatturato complessivo di 5 miliardi di euro, 144.000 soci e 35.000 addetti.

“Accetto l’incarico con l’intenzione di sviluppare un programma di ampio respiro” ha affermato Sacco. “Consideriamo la Regione uno dei nostri più importanti interlocutori per costruire percorsi imprenditoriali nuovi, specie in questo momento così delicato e cruciale per il Piemonte. Le imprese cooperative possono infatti costituire una grande opportunità di sviluppo ed uno strumento idoneo per la promozione di progetti imprenditoriali innovativi. Tra i punti che dovremo affrontare vi è quello della creazione di un nuovo provvedimento di legge regionale per il rilancio della cooperazione, la costituzione di un osservatorio regionale sulla cooperazione ed inoltre di un osservatorio sugli appalti pubblici per il controllo dei prezzi”.

Il presidente neo eletto ha inoltre sottolineato il ruolo strategico e di coordinamento di Confcooperative Piemonte, da sviluppare in linea con le attuali politiche di decentramento amministrativo improntate al federalismo e alla sussidiarietà.

Chi è Mario Sacco

48 anni, sposato con tre figli, è il presidente di Confcooperative Asti dal 1988. Ricopre inoltre il ruolo di consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e, dal 1995, di presidente del GAL Basso Monferrato Astigiano (Gruppo di Azione Locale) e dell’Ecomuseo, cui aderiscono gli enti pubblici maggiormente rappresentativi a livello provinciale (Provincia di Asti, Camera di Commercio di Asti, 71 Comuni dell’astigiano e dell’alessandrino, le associazioni provinciali di categoria e la Cassa di Risparmio di Asti), con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio e i suoi prodotti.

Residente a San Damiano d’Asti, lì è stato assessore comunale dal 1985 al 1995. E’ stato anche membro di giunta dalla Camera di Commercio di Asti dal 1995 al 2001.

di Enrico Zambruno