Romero: Asta merita la Nazionale

Novembre 6, 2001 in Sport da Giovanni Rolle

La grande notte del posticipo contro il Milan ha risollevato classifica ed umori in casa granata granata, allontanando lo spettro del penultimo posto. La sosta del campionato per l’impegno in Giappone della Nazionale permette agli uomini di Camolese di godersi tre giorni di meritato riposo, con la ripresa degli allenamenti fissata per giovedì sul campo di Orbassano rimesso a nuovo dopo il lavori che la scorsa settimana avevano obbligato il Toro a traslocare a Candiolo. Dopo la sosta i granata sono attesi da un altro impegno importante, sul campo della Fiorentina, dove il Toro sarà costretto a fare a meno di Lucarelli, per il quale il cartellino giallo subito domenica sera farà scattare la squalifica.

Anche il presidente Romero si gode il successo con i rossoneri: “Quella contro il Milan è stata la nostra seconda grande impresa in questo campionato, dopo il secondo tempo del derby. Si è trattato di una vittoria fondamentale per classifica e morale e che non potrà che avere degli effetti positivi sulla squadra, che potrà avvicinarsi con maggior convinzione alle partite che verranno”.

Domenica è stata soprattutto la grande serata di Asta, per il quale alcuni commentatori televisivi hanno addirittura avanzato una candidatura in Nazionale. Un giudizio che viene condiviso da Romero: “Credo che meriterebbe la Nazionale. Asta è il classico cursore di destra, come ormai se ne vedono pochi sui campi italiani. Domenica l’impiego di Comotto alle sue spalle gli ha permesso di dedicarsi maggiormente alla fase offensiva”.

La difesa a quattro è stata considerata all’unanimità l’arma vincente di Camolese, che contro il Milan ha rinunciato per la prima volta al prediletto modulo difensivo a tre. “L’abilità di un tecnico consiste soprattutto nel saper adattare gli schemi a seconda delle partite e degli avversari – dichiara a questo proposito Romero – e domenica il modulo di Camolese è stato senz’altro azzeccato”.

Unico neo della grande serata torinista è stato il rigore fischiato contro allo scadere, fortunatamente per i granata calciato alto da Indaghi, che avrebbe potuto vanificare l’ottima prestazione della squadra di Camolese. Anche se l’intervento di Tombolini, su suggerimento del guardalinee, è apparso ad alcuni fiscale, Romero scagiona l’arbitro di Ancona da qualsiasi colpa: “Ho rivisto l’episodio in tv mi è sembrato che il rigore ci stesse. Alla ripresa degli allenamenti toccherà a Camolese cercare di infondere una maggiore serenità alla difesa, che, del resto, fino a quel momento era stata impeccabile”.

Il fatto che a Firenze non ci sarà Lucarelli non toglie fiducia a Romero, il quale contro i viola accetterebbe di buon grado anche un pareggio: “Un punto in trasferta è sempre un risultato importante, anche se il Toro scenderà in campo come sempre per vincere”.

di Giovanni Rolle