Prova di forza Juve

Novembre 11, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Il Milan non riesce ad infrangere la tradizione che vede i rossoneri sconfitti al Delle Alpi negli ultimi anni. Ai milanisti è fatale lo straordinario primo tempo della squadra di Marcello Lippi, che ha imposto alla gara ritmi elevatissimi, surclassando gli avversari sul piano del gioco e dell’intensità. La retroguardia rossonera è apparsa fragile, presa in velocità dai frequenti inserimenti dei centrocampisti e degli esterni avversari, anche perché poco coperta da un centrocampo carente sotto il profilo del filtro; mentre le punte di diamante del ‘Diavolo’ non hanno brillato, anche nel secondo tempo, dove i rossoneri hanno fatto la partita, senza tuttavia impegnare seriamente Buffon.

La prima azione da rete è della Juventus e capita sui piedi di Nedved. Il giocatore ceco, che in settimana ha dovuto stringere i denti per assorbire una contusione al ginocchio rimediata mercoledì scorso a Piacenza, trova un corridoio centrale e prova la conclusione, che è però abbondantemente fuori dalla porta di Abbiati. La formazione di Lippi si dimostra molto aggressiva fin dai primi minuti e i campioni d’Italia costruiscono un’altra occasione da rete. Questa vola la palla-gol è per Di Vaio, il quale viene però anticipato da Simic al momento del tiro. Per l’ex parmigiano si tratta comunque di una sorta di ‘riscaldamento’ per il gol del vantaggio bianconero, che seguirà nel giro di pochi minuti: un lancio di Nedved pesca in profondità Del Piero, il quale confeziona un assist che il pelato compagno di reparto deve solo spingere in rete. La squadra di Lippi opera un pressing feroce sui portatori di palla rossoneri e si rende pericolosa con dei repentini capovolgimenti di fronte: al 13’ un’azione imbastita fra Nedved e Di Vaio mette l’ex gialloblù nuovamente in condizione di segnare e solo il provvidenziale recupero di Maldini salva Abbiati dal raddoppio bianconero.

Il primo tiro del Milan nello specchio della porta di Buffon arriva solo al 19’, ed è una conclusione telefonata di Seedorf, che prova la soluzione personale dal limite dell’area, dopo un’azione insistita di Rivaldo. Ben più pericolosa la conclusione, immediatamente successiva, di Del Piero, che prova a beffare Abbiati con un tiro a girare, che sorvola di poco la traversa. Il Milan riceve una seconda ‘bastonata’ al 19’, quando, al termine di una rapida controffensiva dei bianconeri giunge il raddoppio juventino. E’ calcio totale, quello impostato dal tecnico viareggino: la manovra bianconera porta infatti al tiro Thuram, che batte Abbiati accentrandosi dalla destra.

I ritmi altissimi imposti dagli uomini di Lippi non permettono ai rossoneri di imbastire le loro trame offensive. Gli ospiti possono tuttavia usufruire di un calcio di rigore: in un’azione concitata all’interno dell’area juventina, l’arbitro Paparesta vede un intervento di mani dei Birindelli ed assegna la massima punizione tra le veementi proteste dei torinesi. Dell’esecuzione del penalty si incarica Pirlo, che trasforma con freddezza dopo una brave rincorsa. Dimezzato lo svantaggio, i milanisti prendono coraggio e per poco non pervengono al pareggio con una conclusione dal limite dell’area di Rivaldo che sfugge alla presa di Buffon, costretto all’intervento in due tempi per evitare pericolose conseguenze. Il finale di tempo è tutto per i rossoneri, che poco prima dell’intervallo vanno clamorosamente vicini al pareggio con una deliziosa prodezza balistica di Rivaldo.

Nella ripresa cala l’intensità della Juve, che non può fatalmente mantenere per tutta la partita i ritmi forsennati della prima frazione e la squadra di Ancelotti può così giocare secondo i tempi che le sono più congeniali. La formazione di Lippi è comunque sempre pronta ad accendersi con improvvise fiammate: in una di queste Di Vaio ruba palla a Nesta, ma poi non riesce a concretizzare l’azione. Nell’intervallo Ancelotti aveva sostituito Kaladze con Costacurta, spostando Maldini a presidiare la fascia sinistra, e dopo un quarto d’ora inserisce Serginho al posto di Pirlo. Anche Lippi si affida a forze nuove e al 25’ effettua un doppio cambio: fuori Di Vaio e Iuliano e dentro Zalayeta e Moretti. Per l’ultimo quarto d’ora, il tecnico milanista getta sul piatto anche la carta Shevchenko, togliendo Rui Costa.

Il canovaccio della partita vede ora i rossoneri in possesso del gioco a centrocampo, mentre la Juve aspetta l’occasione di piazzare il colpo del ko. L’occasione si presenta al 32’, quando un lancio in profondità di Zalayeta viene ‘bucato’ da Maldini, consentendo a Nedved di andare al tiro; sulla conclusione del ceco Abbiati si esibisce in un bell’intervento in tuffo, permettendo ai rossoneri di rimanere in corsa fino alla fine. Nonostante la supremazia a centrocampo le azioni milaniste sono però sterili e Buffon non viene quasi mai impegnato. La vittoria consente alla Juve di scavalcare i rossoneri in classifica e di portarsi ad una sola lunghezza dall’Inter. E i fans della vecchia signora già pregustano per la prossima giornata un sorpasso ai danni dei nerazzurri, che saranno alle prese con il difficile impegno con la Roma all’Olimpico. Derby permettendo.

Juventus – Milan 2-1

  • Reti: 8’ Di Vaio (J), 21’ Thuram (J), 31’ rig. Pirlo (M).

  • Juventus (4-3-1-2): Buffon 6.5; Thuram 7, Ferrara 7 (86’ Fresi sv), Iuliano 6 (69’ Moretti sv), Birindelli 6; Camoranesi 6.5, Tacchinardi 6, Davids 6.5; Nedved 6.5; Del Piero 7, Di Vaio 7 (69’ Zalayeta sv). All. Lippi 7. In panchina: Chimenti, Salas, Zambrotta, Baiocco.

  • Milan (4-3-2-1): Abbiati 6.5; Simic 6, Nesta 5, Maldini 5.5, Kaladze 5 (46’ Costacurta 6); Ambrisini 5.5, Pirlo 5 (60’ Serginho 6), Seedorf 6; Rui Costa 5.5 (74’ Shevchenko sv), Rivaldo 6; Indaghi 5. All. Ancelotti 5.5. In panchina: Fiori, Helveg, Tomasson, Dalla Bona.

  • Arbitro: Paparesta di Bari.

  • Ammoniti: Iuliano, Camoranesi (J); Seedorf, Rui Costa, Rivaldo (M).

  • Spettatori: 24.364 paganti, per un incasso di 851.855,00 euro; abbonati 33.438.

    di Giovanni Rolle