Pittura dura. Dal Graffitismo alla Street Art

Febbraio 15, 2001 in il Traspiratore da Claris

“Secondo me Graffiti e Neo Pop sono stati l’ultimo movimento artistico del XX secolo. Abbiamo dipinto per noi stessi e per i nostri amici nei locali e nelle strade… abbiamo dipinto per amore, e tutto è permesso in amore e in guerra.” Queste parole di Ronnie Cutrone sono la migliore presentazione possibile per l’ultima perla della collana espositiva di Palazzo Bricherasio: “Pittura dura. Dal graffitismo alla street art”.

L’arte del graffito risponde ad un’esigenza espressiva, alla rivendicazione di un proprio diritto alla parola. Come la musica jazz trae le sue origini dai canti di ribellione dei neri africani fatti arrivare in America e costretti a lavorare come schiavi nelle piantagioni di cotone, così il disagio è ancora la chiave di lettura per comprendere il graffitismo, la street-art.

Frutto di una periferia urbana prevalentemente nera, l’arte di bombardare i muri delle città con linee, colori e frasi nacque ufficialmente nel 1971, allorché il New York Times pubblicò un articolo su Taxi 183, il primo “writer” uscito dall’anonimato. Da quel momento, scritte e disegni strariparono per tutta New York, inondando strade e mezzi di trasporto. Gli artisti da strada, col passare degli anni, divennero più eterogenei, arrivando ad usare simbologie e linguaggi per iniziati. La loro popolarità esplose con l’introduzione dei personaggi dei fumetti, alla metà anni ’70, e con l’arrivo di Basquiat e Haring, quest’ultimo detto Batman per il suo uomo angelo-pipistrello, spesso avvicinato alla pop art e a Andy Warhol.

La mostra in oggetto, attraverso gli oltre cento lavori esposti, ben esprime l’esuberanza culturale dei grandi provocatori della street art. Questo nonostante sia allestita in un luogo asettico e non in locali che odorano di metropolitana, perfetti per apprezzare appieno il vero spirito dell’aerosol art, che non è arte statica, ma nata per essere in continuo movimento e trasformazione.

Dal graffitismo alla street art

Periodo: 24 novembre ‘99 – 30 gennaio ’00

Orario: da martedì a domenica h. 10 – 19 lunedì chiuso

Sede: Palazzo Bricherasio, via Lagrange, 20 – Torino

Ingresso: L. 12.000 intero – L. 8.000 ridotto

Info: tel. 011/517.16.60

Il Traspiratore – Numero 22

di Claudio Arissone