Per Camolese una fiducia a tempo

Ottobre 9, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Dopo la dura contestazione subita da propri tifosi martedì scorso, il Torino ieri ha riprteso ad allenarsi in un clima più rilassato. Nonostante la presenza di alcuni agenti delle forze dell’ordine, onde scongiurare il ripetersi della giorata “calda” dell’altroieri, la seduta di ieri mattia si è svolta sotto lo sguardo di pochi intimi, anche per via del clima pienamente autunnale della giornata.

La contestazione di martedì ha comunque lasciato dei segni profondi nell’ambiente granata, sul quale continua a gravare un

a cappa di mestizia. Pochi sorrisi e facce tese da parte dei giocatori della truppa torinista, compreso l’allenatore Camolese, il quale ha regolarmente diretto l’allenamento di ieri, nonostante sulla sua testa continuino a gravare le minacce degli ultrà. Nel corso della contestazione di martedì, infatti, l’allatore ha avuto un faccia a faccia a muso duro con gli ultrà, i quali non hanno lasciato alcuna via d’uscita al tecnico: “Oramai tu qui non hai più nulla da dire; fin quando ci sarai tu in panchina continueremo a contestare”. Un atteggiamento, quello di questi tifosi, difficile da spiegare, in quanto, mentre il grosso del gruppo che aveva fatto irruzione all’interno dell’impianto di allenamento si era diretto verso i giocatori, tre o quattro persone hanno invece puntato dritto verso il tecnico, imponendogli un irrevocabile out-out. Una posizione, quella di questi pochi, che appare infatti alquanto singolare, visto che l’atteggiamento generale degli altri tifosi verso Camolese era stato assai più morbido rispetto a quello assunto nei confronti dei giocatori e della dirigenza.

In pratica, sulla testa di Camolese grava come una spada di Damocle l’avversione delle frange più accese del tifo, secondo le quali il tecnico avrebbe perso il controllo dello spogliatoio. Una situazione che potrebbe anche indurre la società a rivedere la propria posizione nei confronti dell’allenatore. La fiducia a Camolese sarebbe pertanto una fiducia ad interim, come pare di evincere da alcune parole concessaci ieri dal presidente Romero, che appaiono alquanto sibilline riguardo al futuro del tecnico: “In questi quindici giorni da qui alla sfida con il Chievo cercheremo di valutare a fondo la situazione. La società interpellerà personalmente ciascun giocatore per cercare di capire quali sono le ragioni che hanno portato al verificarsi di una simile situazione e studiare eventuali correttivi”.

Il ds Mazzola appare invece più deciso del presidente sulla conferma del tecnico: “Quello che è successo martedì e domenica è ancora troppo fresco. Camolese è l’allenatore del Torino ed attualmente non vedo motivi validi perché non dovrebbe sedersi in panchina contro il Chievo”.

Camolese, o il tecnico che eventualmente gli subentrerà sulla panchina granata, per il match contro il Chievo dovrebbe recuperare alcuni elementi importanti. Conticchio, Ferrante e Sommese stanno infatti proseguendo nel loro programma che dovrebbe portarli a lavorare a pieno regime con l’inizio della prossima settimana. Nella notte fra martedì e mercoledì è nel frattempo rientrato dall’Uruguay Josè Franco Ramallo. Il giocatore sudamericano ieri mattina si è recato ad Orbassano per una visita ai compagni ed all’allenatore, mentre oggi sarà sottoposto ad una visita di controllo per verificare i progressi dopo l’intervento di pulizia al tendine rotuleo a cui è stato sottoposto all’inizio di agosto. L’attaccante uruguaiano non potrà comunque essere disponibile prima della metà di novembre.

di Giovanni Rolle