Ombre nel tempo

Giugno 13, 2005 in Cinema da Redazione

Shadows of timeIl Taormina Bnl FilmFest ha preso il via con il “Grande Cinema”…nonostante dallo stesso direttore artistico Felice Laudadio, quest’anno sia stato definito come “un anno di transizione, un anno di mutamenti, un anno non importante, dove non ci sarà il grande evento cinematografico”.

A nostro giudizio un grande film è stato presentato nella serata inaugurale, un film di produzione tedesca, opera prima, del bavarese Florian Gallemberger “Shadows of time” (Ombre nel Tempo), interamente ambientato in India.

Il film è stato preceduto da uno spettacolo di danza presentato dalla stessa interprete del film, film che nel cast artistico ha un noto cantante indiano ed una eccezionale danzatrice. Lo spettacolo di suoni, danze e canti ha lanciato le atmosfere presenti nella pellicola, una pellicola che ha alla base una storia d’amore “provocatoriamente romantica, enfaticamente commovente, un’epica storia che incantagli sfortunati amanti e rapisce il pubblico….”

E’ questa la storia che per ben 122 minuti ci tieni fermi davanti al grande schermo.

“Nei pressi di Calcutta, in un’India antecedente l’indipendenza, due bambini, Ravi e Masha, lavorano, sfruttati dal lavoro minorile, in una fabbrica per tappeti, è qui che inizia una storia d’amore.

Avendo capito che i soldi determinano la condizione di libertà o di schiavitù, Ravi lavora sino a diventare il miglior tappezziere della fabbrica con l’unico obiettivo di lasciare l’officina.

Quando scopre che Masha sta per essere venduta a uno schiavista bianco, sacrifica tutto ciò che ha messo da parte per comprare la libertà della ragazza. Ma Masha è costretta ad andar via, non può che promettere a Ravi che lo aspetterà a ogni luna piena nel Tempio di Shiva a Calcutta. Anni dopo, il giovane lascia la fabbrica per andare al tempio. Masha, che è diventata una famosa danzatrice in uno dei bordelli della città, visita il tempio nella speranza di incontrare Ravi.

Il destino sembra aver voltato le spalle al loro amore e li tiene separati, solo molto tempo dopo, quando ormai entrambi sono sposati e sembrano essersi dimenticati l’uno dell’altra, si incontrano per caso e il loro tragico amore si riaccende.”

Il messaggio, lanciato dal regista, che sta dietro ad una storia solo apparentemente vista e rivista è molto sottile e profondo… è il nostro destino che tiene i fili della vita!

Amore, colpa, sofferenza e felicità sono comuni a tutta l’umanità, a pensarci bene sono queste le ricchezze del mondo, ricchezze che possono esser lette aprendo il cuore e la mente su ognuno che ci sta intorno, così con la massima franchezza e con la totale integrazione culturale.

Ecco, il sipario è ormai aperto, adesso un grande film Vi aspetta…

di Anna Milazzo