Old Man River band e l’eccellente “Good Morning”

Settembre 24, 2007 in Musica da Gino Steiner Strippoli

Un fiume di canzoni che scorrono veloci

Il nuovo singolo di old man river dal titolo ‘la’ scritto in un giorno di sole durante un incontro di terapia musicale nella perifria occidentale di Sidney con un gruppo di giovani mentalmente disabili o meglio, come mi piace definirli, con capacità davvero speciali

Old man ringOld Man River ovvero Ohad Rein e la sua band, i suoi musici, i suoi amici sono entrati prepotentemente nell’olimpo internazionale della musica sfoggiando un album a dir poco trascinante e accattivante. “Good Morning” (Sony Bmg) è un disco pieno di passione per i ritmi e con una grande energia condivisa con gli australiani Gelbison, band di Sidney che timbrano un ottimo pop rock. Se a ciò ci aggiungiamo la calda voce di Ohad e della sua Old Man River Band con le sue sonorità pittoresche il risultato raggiunto è quello di magiche suggestioni anni ’60. Un artista Ohad Rein che è il suggello alla jam session del rock infatti quando imbraccia la sua guitar le canzoni che sforna escono in maniera assolutamente naturale pronte per essere trasferite sui cd. Punte dell’album due singoli che si ergono più alti rispetto agli altri: “Sunshine” concepito durante un festival a Victoria e “La” diventato famoso per essere sigla di un noto spot televisivo di una compagnia telefonica. Per quanto riguarda “Sunshine” è lo stesso Ohad che spiega come sia nato in maniera spontanea con le parole che fluivano dai presenti con grande naturalezza.

“La” invece nasce proprio dal vero spirito di Ohad Rein e dalla sua anima di insegnante di musica per un gruppo di bambini diversamente abili, nella periferia ovest di Sidney: Durante uno di questi incontri la classe decide di comporre insieme una canzone e Oahd racconta:

“Ho preso la chitarra e gli accordi hanno cominciato a fluire come se stessero aspettando di essere suonati. La melodia ha preso forma insieme agli accordi. Non restava che trovare il verso guida”. Che arriva da Alex una ragazzina che ha cominciato a canticchiare “The sun’s coming up in the sky! (il sole si sta alzando nel cielo!) con la classe che iniziò a cantare. Un testo quello di “La” che insegna quanto sia importante imparare a vivere con ciò che abbiamo e ad apprezzarlo, anche se spesso sembrano esserci molti ostacoli. “La” è senza dubbio per come è nata la canzone che identifica meglio la dimensione artistica di Old Man River band. Basti solo pensare a come è stata registrata ovvero con una manciata di amici un po’ alticci stipati in uno studio per farsi qualche risata a manifestare il proprio amore per la musica. In proposito Ohad ricorda:

Old man river“In studio, durante la registrazione, ci è sembrato opportuno eseguirlo con un grande coro o, ancor meglio, con un coro di ubriachi. Così abbiamo radunato un gruppo di cari amici e ci siamo divertiti un sacco. Inspiegabilmente, in entrambe le sessioni di registrazione – Sidney e Londra – durante l’esecuzione del brano il coro di ubriachi è stato travolto da una bizzarra euforia. Tutti sembravano posseduti da spiriti animali …. nella parte conclusiva li sentirai ululare come lupi affamati o muggire come mucche impazzite. Io stesso mi sono ritrovato a imitare il suono di una mandria selvatica al galoppo .. una di quelle cose impossibili da spiegare. Succede quando la gente sente questa canzone … anche durante i concerti!”.

Riguardo al successo dell’album Oahd spiega: “Ci è voluto del tempo per ottenere buoni risultati. Ma ora è tutto perfetto. Un solo spirito. Un’unica magia evocativa.” L’album ha canzoni davvero travolgenti si fa ascoltare con piacere al primo ascolto: brani come “Wedding song” (scritto la notte precedente alle seconde nozze del padre di Rein), “Trousers”, “Better place”, “Summer”, “Believe it”, “Long way from home”, “Time”, “All the things” “ sono tutti pezzi eccellenti e coinvolgenti con una chicca tutta strumentale come “Midnight in Queensland”. Molti si chiederanno ma come mai la band di Ohad si chiama Old Man River band! E’ lo stesso artista a spiegarlo: “E’ il nick name del fiume Mississippi, quello a cui si riferisce l’omonima vecchia ballata). Mi piace l’idea trasmessa dall’acqua di un fiume, cioè che tutto passa, che la vita va avanti nonostante tutto.” Come la musica aggiungo io che va avanti davanti ad ogni cosa e che passa sopra tutte le cose.

di Gino Steiner Strippoli