Oggi 12a Turin Marathon

Aprile 20, 2002 in Sport da Claris

Oggi è in programma la dodicesima edizione della Turin Marathon, maratona internazionale AIMS (Associazione Mondiale Maratone e Corse su Strada), ormai nel gotha delle più prestigiose 42 km mondiali al fianco di New York, Londra, Berlino, Parigi, Rotterdam, Amsterdam, Tokio e Chicago, per citare le più conosciute. Al proposito basta ricordare che il tempo del vincitore del 2001, l’etiope Alemayhu Simeretu, 2h 07’44’’, è stato il settimo crono al mondo nella passata stagione.

I più prestigiosi organizzatori di maratone, con in testa il Presidente dell’Aims il giapponese Hiroaki Chosa, presente a Torino lo scorso anno in occasione del 13th Aims World Congress, hanno sottolineato come ormai la Turin Marathon abbia tutte le caratteristiche di una grande maratona: una perfetta organizzazione, un pubblico numerosissimo ed entusiasta lungo tutto il percorso, un folklore molto coinvolgente, una qualità di risultati tecnici eccellente, una presenza di concorrenti buona (quasi 10.000 persone hanno partecipato alla gara ed alle non competitive nel 2001), con caratteristiche di internazionalità rimarchevoli (atleti di 42 nazioni in rappresentanza dei 5 continenti al via nell’ultima edizione).

Il percorso di gara riflette il meglio che Torino può offrire sia tecnicamente che paesaggisticamente. Un giro unico con partenza ed arrivo al Palavela, centro sportivo polifunzionale, dotato di tutti i comfort. Per l’edizione 2002 sono stati resi necessari alcuni cambiamenti a causa dei lavori in corso per la realizzazione della metropolitana torinese. Queste variazioni hanno consentito di riesumare uno storico e suggestivo passaggio della maratona del 1919: la Torre Civica a Rivalta. A rendere ancora più varia e veloce la 42 chilometri è il transito all’interno del Comune di Grugliasco, altra località dell’hinterland torinese. Nel centro di Torino l’ormai consueta sfilata di atleti lungo via Roma è stata trasferita lungo la più intellettuale via Po, da cui si possono godere gli scorci della Mole Antonelliana e del Monte dei Cappuccini, veri tesori della città.

La vera novità del 2002 è la nascita di una 10 km competitiva, il cui percorso è stato certificato Aims (fatto unico in Italia), l’occasione di competere su una distanza più breve ed alla portata di tutti immersi nella magica atmosfera di una grande maratona. La ciliegina che mancava per completare la manifestazione. Ad essa sarà affiancata la classica non competitiva “Maratonando” che si allunga a 10 Km. L’ideale per chi ama la corsa ma non si preoccupa del cronometro e soprattutto per chi desidera trascorrere una mattinata all’insegna della salute e del benessere.

Melemaratona giunge alla sua 4° edizione: una corsa non competitiva sulla distanza di 1 km e 195 m (il finale della maratona), riservata ai bambini di età compresa tra i 6 ed i 12 anni.

Tra gli eventi collaterali eccezionale concerto, ieri sera, di Enrico Ruggeri.

Vediamo ora i favoriti.

Le stelle al femminile

Olga Kovpotina (Russia)

Record personale: 2H 27’37’’

Età: 32 anni

Nome relativamente nuovo nel panorama della maratona di alto livello, distanza sulla quale ha esordito nel 1999 dopo buoni risultati nel mezzofondo in pista. Fin dalle prime uscite sui 42 km ha ottenuto tempi ragguardevoli, culminati nel 2h 27’37’’ ottenuto nella maratona americana di Saint Paul nel Minnesota (USA) nel 2001. Ad ogni maratona disputata ha migliorato il suo primato, a Torino non vuol interrompere la felice serie ….

Rosaria Console (Italia)

Record Personale: 2h 30’54’’

Età: 23 anni

Per tutti è la migliore speranza della maratona italiana al femminile. La pugliese che vive a Modena, ove risiede il suo allenatore Piero Incalza, nelle prime uscite sulla maratona ha già fatto vedere buone cose. Forte di un personale di 2h 30’54’’ ottenuto nella vittoriosa maratona di Padova 2001, viene alla Turin Marathon con propositi bellicosi: migliorare il proprio record, guadagnare una maglia azzurra per gli Europei di Monaco e, perché no, provare a vincere …

Florinda Andreucci (Italia)

Record Personale: 2h 32’26’’

Età: 33 anni

Dopo anni di infortuni e sfortune, da fine 2001, ritrovata salute e continuità negli allenamenti, Florinda ha incominciato ad ottenere risultati pari al suo talento: vittoria e buon crono all’esordio in maratona alla Firenze Marathon, buoni risultati nella corsa su strada e nel cross e all’ultima gara disputata, il record sulla maratonina: 1h 12’55’’, a Prato il giorno di Pasquetta.

A Torino può fare un altro importante salto di qualità. Ambire ad una maglia azzurra per i Campioni Europei non è un sogno …

Ursula Jeitziner (Svizzera)

Record Personale: 2h 32’35’’

Età: 30 anni

In Svizzera è considerata la più seria candidata a raccogliere l’eredità della compianta (è morta poche settimane fa in un incidente in montagna) Rochat Moser, poiché si trova nel pieno della maturità atletica ed ha fatto vedere di possedere un buon talento.

Forte di un primato personale di 2h 32’35’’, viene a Torino per migliorare il proprio tempo ed andare ai Campionati Europei. Va osservata con attenzione.

Anne Jelagat (Kenia)

Record Personale: Debutto

Età: 33 anni

Ottimo record sulla maratonina (1h 10’30’’), risultati di prestigio in molte gare su strada e mezze maratone in Italia ed in Europa, la Jelagat si avvicina alla maratona con tutte le carte in regola per ben figurare. Ha preparato la gara con tenacia e puntiglio nel suo Kenia seguendo i programmi di Renato Canova e si dice pronta a ben figurare. Potrebbe essere l’ennesimo fiore che sboccia alla Turin Marathon. Un nome da tenere d’occhio.

Le stelle al maschile

Joseph Chebet (Kenia)

Record Personale: 2h 07’37’’

Età: 32 anni

A Torino, vincendo nel 1997 con il gran tempo di 2h 08’23’’ si è scoperto un campione, oggi, dopo due stagioni (2000/2001) opache per problemi fisici e personali, torna per dimostrare che è ancora un grandissimo atleta.

Nel frattempo ha dato prova di essere uno dei più grandi maratoneti di fine millennio, capace di centrare nel 1999 la storica doppietta New York – Boston e cogliere risultati di prestigio in ogni angolo del mondo.

Molto legato a Torino, ha voluto con determinazione tornare alla Turin Marathon per la quale si è allenato con caparbietà e profitto. Negli ultimi “lavori” è tornato a volare …

Danilo Goffi (Italia)

Record Personale: 2h 08’33’’

Età: 30 anni

Il carabiniere lombardo che a metà anni novanta è stato uno dei più forti maratoneti al mondo, a Berlino nel settembre 2001, dopo alcune stagioni travagliate, ha dato segni di essere sulla strada del ritorno ai massimi livelli correndo in 2h 10’35’’. Dopo un inverno in cui si è allenato con profitto, ha svolto due stage in Namibia con, tra gli altri, Stefano Baldini, ricavando ottime risposte.

Ha scelto Torino per misurarsi con gli altri italiani che ambiscono ad una maglia azzurra per gli Europei di Monaco di Baviera e con grandi campioni stranieri per dimostrare che il Goffi da 2h 08’ non è solo un ricordo …

John Nada Saya (Tanzania)

Record Personale: 2h 08’57’’

Età: 24 anni

Questa esile gazzella tanzaniana, che vive in Corea del Sud, è stato la rivelazione della Milano Marathon 2001. Quel giorno superò con irrisoria facilità in volata un grande campione come Kennet Cheruyiot, al termine di una gara in cui è sembrato “correre in surplace”. Ha al suo attivo buoni tempi sulla mezza maratona (record di 1h 01’19’’) ed è capace di ben figurare nelle gare su strada e nella corsa campestre.

Si è allenato tutto l’inverno, senza mai gareggiare, con un solo obbiettivo: la Turin Marathon.

Ottavio Andriani (Italia)

Record Personale: 2h 09’07’’

Età: 28 anni

Il poliziotto pugliese, dopo tante promesse solo in parte mantenute, a Milano nel
dicembre scorso è finalmente diventato un grande campione: il suo terzo posto con il crono di 2h 09’07’’ al termine di una gara molto coraggiosa e determinata è stato uno show bellissimo.

Alla Turin Marathon, dopo un inverno di buoni allenamenti, è chiamato a confermarsi. Da Torino si aspetta di ottenere una maglia per gli Europei di Monaco, la riprova della sua crescita tecnica e, perché no, la rivincita su John Nada Saya…

di Claris