Niki Harris per Traspi.net

Giugno 29, 2004 in Musica da Claris & Momy

Niki HarrisEra una delle star più attese di Ascona Jazz, è una delle protagoniste più acclamate in queste calde serate estive sul lungo lago. Lei è la statunitense Niki Harris, artista eclettica di eccezionale talento che, nel passato, ha collaborato con stelle della musica mondiale quali Madonna, Whitney Houston, Santana e Mick Jagger. Figlia del pianista jazz Gene Haris, vive il mondo dello spettacolo a 360°: attrice e coreografa (tra l’altro per la serie televisiva Melrose Place), ballerina e cantante, la sua discografia annovera produzioni jazz, gospel, pop e dance. Si presenta ad Ascona per la prima volta ed ovviamente in veste di cantante jazz, accompagnata da una band di primo piano composta dalla talentuosa pianista di Los Angeles Karen Hammack e dai veterani inglesi Andy Cleyndert e Martin Drew, batterista di Oscar Peterson.

La sua simpatia (spesso quando canta tiene in braccio Jordan Ann King, la sua bellissima bambina di un anno) unita ad una vis scenica inconfondibile, rendono i suoi spettacoli emozionanti, soprattutto nei momenti di dialogo col pubblico o mentre sprona gli spettatori a cori e balli senza soluzione di continuità. Impossibile mancare, quindi, questa sera alla sua ultima apparizione al festival 2004, ore 20.30, stage Piazza, nel mezzo del lungo lago.

Niki HarrisChe cosa è per te il jazz?

Musica e inventiva senza paure, pervase di poesia e romanticismo.

E’ la prima volta che vieni al Jazz Ascona festival… quali sono le tue impressioni?

La città è incantevole ed accogliente, come i suoi abitanti, particolarmente sorprendenti perché sanno incoraggiare gli artisti, li fanno sentire a casa loro. E’ piacevole vedere che il pubblico apprezzi i vari tipi di musica jazz che la rassegna propone, da quella più classica a quella più sentimentale.

Per quanto riguarda l’organizzazione, mi sembra ottima sia per le capacità logistiche, sia per la solidità strutturale: spero con tutto il cuore di essere nuovamente invitata i prossimi anni.

E tu puoi ben dirlo visto che di festival ne frequenti parecchi…

Sì, sono praticamente sempre in tournée. Il 10 luglio sarò a Los Angeles, la settimana successiva parteciperò all’happening dance di Chicago, poi tornerò in California e a inizio agosto verrò nuovamente in Europa per i festival jazz di Edinburgo e di Inverness… Inoltre sto registrando un nuovo disco gospel.

In questi tuoi giorni asconesi hai l’occasione di esibirti con artisti con cui non avevi mai suonato…

Essere accompagnata dal sax di Red Holloway significa realizzare uno dei miei sogni musicali.

Il jazz e i giovani: come far avvicinare due mondi apparentemente distanti?

Semplice, invitando ai festival star come me! [n.d.r. E’ chiaramente una battuta, che non presuppone nessuna supponenza, anzi lascia trasparire tutta la simpatia e la verve di Niki]. Penso sia importante che artisti giovani inizino a popolare i palchi delle manifestazioni più importanti, altrimenti è naturale che i ragazzi si sentano a disagio nel vedere dall’altra parte dello stage solo persone oltre i cinquant’anni, di almeno due generazioni più vecchie.

Come corista di Madonna ti sei esibita davanti a folle oceaniche di oltre 70.000 persone, ora hai di fronte non più di qualche centinaio di fan. Quali diversi stati d’animo provi?

E’ profondamente differente, intanto perché prima ero una comprimaria, gli spettatori non venivano a vedere me in quanto Niki, ma in quanto accompagnatrice di una star di assoluta grandezza. Poi perché adesso le responsabilità e le emozioni sono molto più forti: per il pubblico non sei più una figurina piccola piccola e distante della quale scorgono appena il colore dei capelli, ma sei l’attrattiva per la quale hanno pagato l’ingresso. I fan sono tutti a pochi metri: da un lato non puoi sbagliar nulla, dall’altro hai molte più possibilità di rendere interattiva la tua esibizione, sia assecondando i desideri degli spettatori, sia spiegando alla platea scelte ed emozioni, ricordi e perché.

di Claudio Arissone & Monica Mautino