NFL, è tempo di finali di conference

Gennaio 23, 2002 in Sport da Federico Danesi

Pittsburgh-New England e St. Louis-Philadelphia. Sono queste le squadre sopravvissute alle semifinali di conference, quelle ancora in corsa per il Superbowl numero 36, in programma la prima domenica di febbraio a New Orleans.

Quasi tutti risultati secondo pronostico, tranne quello dei Patriots, capaci di fare fuori sul loro campo una forza come Oakland. Mai come questa volta parlare ndi fattore campo è opportuno. I Raiders sono passati dal sole della California (temperatura media sui 18-20 gradi) al gelo del New England: campo completamente ricoperto di neve e gara quantomeno condizionata.

Nonostante questo i neroargento sono stati in vantaggio per gran parte dell’incontro, presentandosi all’inizio dell’ultimo quarto sul 13-3.

Poi, l’inizio della fine, segnato dal solito miracoloso Tom Brady, ormai eroe nazionale per tutto il popolo del “Foxboro Stadium”; guidati da lui i Patriots hanno prima ridotto le distanze e poi pareggiato con un calcio dalle 45 yards di Adam Vinatieri. Ai supplementari, poi, l’ennesima beffa per Oakland, battuta da un altro calcio di Vinatieri, questa volta dalle 23. Sul risultato finale, neve a parte, hanno pesato soprattutto le decisioni degli arbitri che hanno penalizzato (in un’occasione clamorosamente)New England nella finale di conference affronterà Pittsburgh, fuori casa. Gli Steelers hanno confermato i pronostici della vigilia, eliminando i campioni in carica, i Baltimore Ravens (27-10). Troppa la differenza in attacco e se anche la difesa dei Ravens non gira, sono tempi duri. Così Pittsburgh è volata in fretta sul 20-0 e ha chiuso i conti, mettendo sempre sotto pressione Grbac, ancora una volta imbarazzante.

Nell’altra parte del tabellone Philadelphia, trascurata da molti, è arrivata al suo massimo risultato, vincendo sul campo dei Bears (33-19). Eagles sempre in vantaggio, nonostante Chicago abbia resistito a lungo grazie soprattutto alla difesa; quando Jim Miller è uscito per un colpo duro (subito peraltro a palla lontana), per i Bears è diventata notte e McNabb (26/49, 2 td e un solo intercetto) ha avuto vita facile.

Molto meno facile sarà per Phila la sfida contro i St. Louis Rams. I campioni 2000 sembrano davvero inarrestabili e hanno imposto la legge del più forte anche su Green Bay, mai veramente in partita. Addirittura imbarazzante il confronto tra Kurt Warner e Brett Favre, vinto nettamente dal primo, che ha completato 18 passaggi su 30 per 216 yards e 2 td nel 45-17 finale. Favre, invece, è stato intercettato per ben 6 volte, record personale per un quarterback che resta comunque nella storia.

di Federico Danesi