Natale al castello

Novembre 17, 2002 in Libri da Tiziana Fissore

Pier Massimo Prosio “Natale al castello” Fogola, pp. 216, Euro 17,56

Chi l’ha detto che il genere letterario meglio conosciuto come ‘giallo’ non debba essere riconosciuto come componente valida della letteratura? L’hanno dimostrato ampiamente Agatha Christie, Conan Doyle, Georges Simenon. Quando in un romanzo non c’è solo l’azione ma anche un lavoro psicologico, un’accurata descrizione dell’animo dei protagonisti, mescolata ad una scenografia curata nei minimi particolari, una buona dose di suspense, il tutto condito con un linguaggio raffinato ed elegante ecco una buona pagina di letteratura.

Ed occorre aggiungere che tutto ciò non è un’esclusiva della letteratura straniera: l’Inghilterra con suoi castelli dove vivono indisturbati spettri o fantasmi come meglio si vuol definire gli abitatori di quel mondo oscuro che prende il nome dell’occulto e neppure è proprietà della Francia con le atmosfere ‘noir’ tipiche di Simenon, cariche di malinconiche serate di provincia dove però si annida il male anche nel vicino di casa meno sospettabile.

Questo genere, bisogna dirlo, ha trovato ottimo campo anche in Italia, in quella che viene definita la ‘provincia’ italiana e soprattutto nella città di Torino,forse perché è una città misteriosa ed unica nel suo genere, una città dotata di un carisma ed una forma di magnetismo particolare e con Torino anche i dintorni della città rappresentano un ottimo scenario.

L’editore Fogola ha capito tutto ciò parecchio tempo fa e continua a sfornare gialli che non hanno nulla da invidiare a quelli stranieri. E’ il caso di ‘Natale al castello’ Delitto in Val di Susa. Pier Massimo Prosio che ne è l’autore è nato e vive a Torino ed ha scritto parecchi libri di vario genere dedicati alla storia, cultura e letteratura piemontese, collabora a varie riviste italiane e straniere e presso Fogola ha pubblicato “Le parole del tempo. Dodici variazioni da Flaubert a Kierkegaard” nella collana “La Torre d’avorio”.

Senza volermi addentrare nella vicenda per non togliere il gusto del romanzo al lettore, dirò solamente che la storia si svolge in un castello che sorge in un ipotetico luogo molto vicino alla Sacra di San Michele, in prossimità della maestosa cerchia delle Alpi, durante una vacanza di Natale che si rivelerà molto ‘particolare’ e non solo per l’arrivo della copiosa neve che circonderà il castello come una muraglia isolandolo proprio nel momento del delitto. L’atmosfera che regna sovrana in tutto il romanzo procura grande tensione, un’atmosfera piena di segreti, ambiguità e sentimenti vari che vagano nell’animo degli ospiti del castello, esponenti di nobile famiglia, almeno all’apparenza.

Solo analizzando la loro psicologia, i loro movimenti, i loro rancori e meschinità si riuscirà a trovare la soluzione del ‘giallo’. Un romanzo avvincente che tiene il lettore incatenato dal primo all’ultimo momento e da consigliare a chi è amante di una narrativa intelligente e scorrevole.

di Tiziana Fissore