Modigliani e la Bohème di Parigi

Marzo 5, 2015 in Arte, Net Journal, Primo Piano da Benedetta Gigli

Il futuro dell’arte è nel volto di una donna… Picasso, come fai a fare l’amore con un cubo?

Dal 14 marzo al 12 luglio la GAM di Torino dedica un’esposizione ad Amedeo Modigliani, il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un’esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un’aura di leggenda.

In mostra ci sono circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa, che si snodano lungo un percorso diviso in cinque sezioni:

Amedeo Modigliani,  dedicata alla figura e allo stile inconfondibile e ormai distante dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani guardava nelle prime opere

Modigliani/Brancusi e la scultura, in cui viene analizzato principalmente il confronto con le opere del suo grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose delle forme anatomiche.

La bohème parigina, destinata agli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse. Qui, tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo sono esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca.

Il cubismo, rivolta al rapporto tra l’artista e il movimento rivoluzionario introdotto da Picasso. Pur restandone relativamente distante, Modigliani ne condivise il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana.

Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi, riservata alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti.

Informazioni

GAM

via Magenta 31, Torino

orario: martedì ‐ domenica 10.00‐19.30 | la biglietteria chiude un’ora prima

ingressi mostra: intero € 12 ‐ ridotto € 9

www.gamtorino.it