Milan-Juve 1-2 : Orgoglio Gobbo

Novembre 1, 2010 in Sport da Tomas

pagelle juve

Continua il battibecco tra Inter e Juventus alla vigilia del big match contro i rossoneri. Mentre Andrea Agnelli presenta i nuovi uomini del CdA, non rinnegando l’ amicizia con Moggi e sottolineando con fierezza l’ orgoglio gobbo che deve essere sempre presente in squadra, non può fare a meno di ricordare, come fece in una intervista su Sky ad agosto alla vigilia del campionato, la volontà della società di richiedere la riassegnazione dei due scudetti tolti in caso di esito positivo del processo di Napoli. Questo senza contare che la FIGC dovrà presto pronunciarsi sulla richiesta dell’ esposto bianconero di revoca dello “scudetto di cartone” assegnato ai nerazzurri nel 2006. Moratti non ci pensa molto a rispondere al presidente bianconero, rievocando addirittura campionati mai messi sotto inchiesta, sportiva come penale, quali quelli del 1998 del famoso rigore di Iuliano su Ronaldo e l’ incredibile disfatta del 5 Maggio 2002 quando un’ Inter in testa alla classifica, ospite dei laziali gemellati e pronti a concedere volentieri la partita, si vide soffiare sotto il naso lo scudetto perdendo incredibilmente all’ Olimpico. Forse nemmeno l’ ultimo mistero di Fatima potrà spiegarci come potrà mai fare una richiesta del genere sperando pure di venir ascoltato da qualcheduno, se non i media compiacenti ai signori di Milano. Del Neri non deve però pensare a queste chiacchiere da bar sport, ma risolvere ben più seri problemi dovendo mandare in campo una formazione obbligata, perdendo all’ ultimo, oltre che allo squalicato Krasic, i malconci Iaquinta, Amauri, Grygera e Rinaudo, l’ indomito Chiellini che accusa un acciacco in fase di riscaldamento. I bianconeri vengono sommersi di azioni dai padroni di casa, ma passano in vantaggio con grande incornata di Quagliarella su cross di De Ceglie. Il giovane terzino esce anzitempo (frattura della rotula e 3 mesi di stop) e tocca a Pepe giocare fuori ruolo, ma i bianconeri non demordono e nel secondo tempo, nonostante l’ ennesimo guaio a Martinez (frattura al metatarso e 2 mesi di stop) raddoppiano con Del Piero. Il Milan si risveglia dal torpore e chiude i bianconeri nella propria metà campo, ottenendo però solo il goal di Ibrahimovic, evidenziando una Juventus capace finalmente di soffrire e tenere il risultato fino alla fine con grande determinazione ed ordine. Del Neri può considerarsi soddisfatto, ma l’ emergenza porterà a dover inserire qualche primavera in Europa League e campionato, da 8 esterni (difensivi ed offensivi) ne sono rimasti solo 3, 2 considerando la squalifica di Krasic nella partita contro il Cesena.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera (34’ pt Abate), Nesta, Papastatopoulos, Antonini; Gattuso, Pirlo, Boateng (24’ st Seedorf); Robinho; Pato (30’ st Inzaghi), Ibrahimovic.

    A disposizione: Amelia, Montelongo, Yepes, Flamini.

    All. Allegri.

    JUVENTUS (4-4-2): Storari 6.5; Motta 6, Bonucci 6.5, Legrottaglie 6.5, De Ceglie 6.5 (40’ pt Pepe 6.5); Martinez 7 (11’ st Sissoko 6), Felipe Melo 8, Aquilani 7, Marchisio 7; Del Piero 6.5 (41’ st Amauri s.v.), Quagliarella 7.5.

    A disposizione: Costantino, Sorensen, Giandonato, Giannetti.

    All. Del Neri.

    RETI: 24’ pt Quagliarella, 21’ st Del Piero, 37’ st Ibrahimovic.

  • La partita

    Grande Milan nei primi minuti, Pato ed Ibra cercano il goal del vantaggio ma al 7° il tiro a giro dello svedese da sinistra si stampa sull’ incrocio dei pali alla sinistra di Storari. Al 9° Ibra ci riprova ma trova solo l’ angolo su tuffo di Storari, mentre sul calcio piazzato Papastatopoulos di testa spedisce fuori. Un tiro fiacco di Boateng al 12° non impensierisce Storari che blocca. Ci pensa Melo a sbloccare la Juventus ma il suo gran tiro rasoterra viene bloccato da Abbiati al 12°, mentre un contropiede di Del Piero al 19° fa la stessa fine con Abbiati attento. Dopo un tentativo di Gattuso, Martinez al 23° piazza un cross per Quagliarella che comincia a prendere la mira di testa, spedendo fuori il pallone. Un minuto dopo Melo per Del Piero, De Ceglie crossa e Quagliarella segna insaccando di testa nel sette alla destra di Abbiati. Il Milan ci prova subito dopo a pareggiare i conti, ma prima Ibra al 25° da sinistra in area spedisce fuori e poi Pirlo trova la barriera e l’ angolo su punizione al 27°. Del Piero ci riprova in contropiede al 29° ma il tiro velenoso rasoterra viene spedito in angolo da Abbiati. Nel finale un cross di Del Piero da destra al 43° viene recuperato in due tempi da Abbiati che era uscito malamente, mentre Ibra prima di testa e poi calciando non trova la rete, lasciando la squadra in svantaggio tornare negli spogliatoi. .Nella ripresa il Milan sembra partire forte ma, dopo la grande occasione per Ibra murata di testa da Melo al 5°, non riesce più a creare pericoli ai bianconeri. La squadra di Del Neri riesce addirittura a raddoppiare al 21° quando Sissoko, entrato per l’ infortunato Martinez, parte in contropiede e per poco non si mangia la grande occasione, fortunatamente da dietro arriva Del Piero che risolve con un colpo da biliardo, Abbiati non può nulla. Il Milan si sveglia ma fino al goal di Ibra al 37° non trova mai lo specchio della porta bianconera. Nel finale la determinazione e l’ orgoglio gobbo permettono ai bianconeri di mantenere stretto il risultato, nonostante la gran mole di gioco prodotta dai rossoneri.

    Campionato fuori dall’ ordinario, ce lo permetta di pensarlo Reja, che vede i laziali ancora solitari in testa alla classifica dopo la vittoria a Palermo. Negli anticipi l’ Inter e la Roma battono Genoa e Lecce, mentre nel programma domenicale il Napoli resta agganciato alla Juventus vincendo a Brescia. La Samp, orfana del fuori rosa Cassano, passa a Cesena ed aggancia il Chievo fermato a Parma mentre continua a salire l’ Udinese di Guidolin alla 4° vittoria consecutiva. Dopo il turno di coppa arriva il derby romano a cercare di fermare la Lazio, sconfitta all’ esordio dalla Samp e poi sempre vincente fuorchè nel pareggio casalingo contro il Milan.

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    di Tomas