Lucio Dalla al Colosseo

Aprile 14, 2002 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli

30303Sono molti gli artisti che hanno scritto odi alla luna. Da “Tintarella di Luna” a “Guarda che Luna”, “Luna” etc. Tutte belle canzoni con un comune denominatore, però, ovvero la visione della Luna in chiave romantica, delle vere dediche passive a quella visione notturna che ci illumina nelle folli notti.

Tutti a guardarla e ad ammirarla, mai nessuno invece a renderla protagonista attiva, lei invece cosi’ furbescamente “guardona”! Solo un artista come Lucio Dalla poteva ricordarsi che anche la “Luna” ci osserva, e ciò viene contemplato in “Serial Killer”, brano eccelso del suo ultimo album intitolato “Luna Matana” (BMG Ricordi).

E’ lo stesso Dalla a spiegarcelo attraverso la strofa finale del pezzo in questione – Luna Matana davvero da li’ è cosi strana, è strana davvero la vita, è una strada in discesa e salita ma se incontri una curva, un angolo tondo in salita tu fermati e voltati indietro e aspetta chi viene dopo di te senza distanza, è così che diventa una danza una camera a sogni di vita- è la terra vista dalla Luna! C’è poco da fare quando il bolognese Lucio decide di scrivere delle canzoni la sua creatività lo porta ad ergersi a dismisura rispetto a molti suoi colleghi.

Un disco, a due anni da “Ciao”, godibilissimo e fuori dagli schemi e dalle regole tradizionali della discografia. Un insieme di emozioni forti dove convivono momenti dolcissimi a momenti molto forti e inusuali come in “Kamikaze”, una storia d’amore , con protagonista un uomo pazzo d’amore, che agisce solo per amore. “Quando ho scritto “Kamikaze” – dichiara Dalla – volevo raccontare solo la cronaca di un weekend di sesso tra due persone e l’annientamento di lui che va a sbattere contro di lei prima che arrivi il fatidico lunedì!”.

Questo cantautore poco tradizionale, tanto musicista e poeta ma anche cantastorie di vite quotidiane, a volte fantasiose e a volte piene di realtà sarà in concerto domenica sera al Teatro Colosseo di Torino, via Madama Cristina, inizio ore 21, organizzato da Metropolis.

Una doppia occasione per ascoltare una “Luna Matana” versione live e i tanti racconti in essa racchiusa come quella bella ouverture in stile melodramma di “Chi sarò io”: – “le nostre vite – precisa Lucio – sono come una sorta di esilio, come i 9 mesi di gestazione dentro la pancia della madre, in questo brano ci sono due gemelli ed uno di loro due anticiperà il momento della nascita con tutte le emozioni che immaginerà di vivere nel suo prossimo esilio, la vita!”.

C’è da dire una cosa che oltre questi suoi testi straordinari la vitalità di Lucio Dalla in concerto è coinvolgente tanto da farti vivere insieme a lui queste storie cantate. Ascoltare l’ironia di “Zingaro” con quelle atmosfere gitane ci porterà ad analizzare quanto non mai la vita quotidiana di ognuno. Una dedica speciale, quasi un tributo, in questo disco Dalla la regala a quel grande campione calcistico di Roberto Baggio in “Baggio Baggio”. “Baggio – spiega Dalla – fa parte della zona celeste dell’universo, un uomo carismatico che riesce a rendere grande anche un momento negativo come il rigore sbagliato nella finale dei Mondiali del ’94, e poi in giro per il mondo tutti lo conoscono, quando sono in taxi e scoprono che sono italiano cominciano a parlarmi di Baggio-Baggio!”.

Momento di alta emozionalità è invece racchiusa nell’autobiografica “Agnese delle cocomere”, una canzone struggente, con Ron guest vocal, un ricordo di vita, il suono del radiogiornale, la visione del campanone di Piazza Maggiore e i pensieri di paura della scuola. Che dire se non che Lucio Dalla meriti più di ogni altro artista il successo che ha solamente per il fatto di essere stato sempre artista controcorrente, anti beat quando il beat andava di moda, anti-protestatario quando la protesta andava di moda, romantico quando imperversava la disco dance, futurista quando la musica ristagnava nella più sciatta melodia. Lucio non ha mai, nella sua lunga carriera, avuto paura di rischiare sia nei testi che nelle musiche è questo lo ha premiato. A proposito Lucio? Ma mi spieghi, dopo tanti anni “Cos’è Bonetti?”

di Gino Steiner Strippoli