L’orchestra tzigana al Palais

Luglio 19, 2003 in Spettacoli da Adriana Cesarò

35248(1)

Al Palais di Saint-Vincent, secondo appuntamento con la rassegna “Saint-Vincent été”. Domenica 20 luglio alle ore 19 il Palais ospiterà la prestigiosa Orchestra Tzigana di Budapest. Patrocinata dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta e dal Comune di Saint Vincent. L’Orchestra Tzigana di Budapest nasce nel 1969 su iniziativa del Maestro Antal Szalai in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest. L’intento del gruppo è di proporre e valorizzare il repertorio orchestrale della musica tzigana: infatti in esso ci sono brani di musica nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale tsardas ed arrangiamenti di canzoni popolari. Sin dalle loro prime apparizioni hanno ottenuto molti riconoscimenti e successi sia di critica sia di pubblico, diventando in breve tempo l’orchestra più popolare della loro Nazione.

Ogni anno eseguono più di cento concerti in Ungheria e nella loro lunga attività hanno fatto tournée in quaranta Paesi (tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Canada) ed inoltre sono stati applauditi ed apprezzati in diverse città europee come Parigi, Vienna, Praga, Berlino. Suonano molto spesso sia per la televisione ungherese sia per le emittenti televisive europee. A tal proposito si deve ricordare il grande successo ottenuto in Italia dell’Orchestra Tzigana nel programma TV ‘Specchi di Trieste’, trasmesso in diretta via satellite in tutto il mondo su Raiuno nel 1991. Hanno inciso venti dischi di cui alcuni con brani per sola orchestra ed altri accompagnano cantanti di fama mondiale quali Dagmar Koller, Nicolai Gedda, Peter Minich nelle più famose operette. Antai Szalai è Direttore e Primo Violino dell’Orchestra Tzigana di Budapest, che ha fondato con altri musicisti nel 1969. La sua attività è molto intensa, è impegnato in tournée, incisione di dischi e televisione. Di recente ha celebrato il ventesimo anniversario come primo violino e leader del gruppo in un Galà musicale dove molti rappresentanti della vita artistica ungherese lo hanno festeggiato.

di Adriana Cesarò