Lippi sibillino sul suo futuro

Aprile 10, 2004 in Sport da Roberto Grossi

Un Lippi disteso e sereno, nonostante le ultime pessime prestazioni della Juve, si presenta alla conferenza stampa di vigilia della sfida contro la Lazio. La serenità del tecnico viareggino non gli impedisce però qualche punzecchiatura non indifferente verso il Milan, eliminato dalla Champions League in malo modo: “La sconfitta dei rossoneri al Riazor ci ha in parte rivalutato – attacca Lippi – perché anche noi avevamo perso contro i galiziani, che sono una buona squadra, ma in quell’occasione, a differenza del Milan, avevamo 8-9 giocatori infortunati. Questo da una parte ci rivaluta e dall’altra accresce il nostro rammarico per aver perso giocatori importanti in un periodo decisivo. La nuova formula di Champions è sicuramente più affascinante ma anche più rischiosa: sfide dirette andata e ritorno, dentro o fuori subito, dopo il primo girone eliminatorio. E se ti capita di non essere al meglio durante quella settimana, come successo a noi, non c’è più niente da fare”.

Anche contro la Lazio i bianconeri dovranno fare a meno di diversi giocatori ma Lippi si dice ottimista: “I romani sono guidati da uno dei migliori allenatori su piazza, hanno un organico di primo ordine e giocano un buon calcio, accompagnato da tanto carattere. Quel carattere trasmesso da giocatori che hanno capito cos’è l’unità d’intenti per risolvere un problema difficile extra-calcistico. E devo ammettere che gli uomini di Mancini, con le caratteristiche che possiedono, ci hanno fatto sempre soffrire e quest’anno ci hanno inflitto due sconfitte. Ma le abitudini sono fatte per essere cambiate e noi proveremo finalmente a imporci contro di loro perché vogliamo conquistare almeno il secondo posto. Sono fiducioso, in fondo negli ultimi tempi abbiamo sbagliato soltanto la sfida contro l’Inter, dove ci siamo seduti troppo presto. Le altre gare, invece, pur in emergenza le abbiamo giocate con grande dignità”.

Si ritorna a parlare di Milan quando qualcuno domanda al viareggino se la batosta europea subita dagli uomini di Ancelotti potrà influire nel finale di campionato. E anche qui Lippi si leva qualche sassolino dalla scarpa: “La speranza è l’ultima a morire e sinchè la matematica non dice il contrario anche Roma e Juve possono coltivare qualche sogno. Ma io credo che i rossoneri, dopo aver disputato una stagione con grande entusiasmo ed essendo una bella squadra da vedere, non si faranno sfuggire anche lo scudetto dopo aver perso la Supercoppa, la Coppa Italia, l’Intercontinentale e la Champions League…”.

Dopo aver elegantemente elencato i flop rossoneri ed escluso un impiego immediato di Del Piero (“Se la prossima settimana riuscirà ad allenarsi regolarmente potrebbe tornare disponibile nella trasferta di Parma, ma non c’è fretta. Ha disputato soltanto un paio di sedute con il gruppo ed è prematuro parlarne”) Lippi conclude la conferenza con un’altra piccola scintilla: “Mi chiedete sempre del mio futuro e io continuo a rispondervi che non è il momento di parlare di queste cose. Ma vi garantisco che tra breve saprete tutto, vi farò una sorpresa….”.

NOTIZIARIO

Per il posticipo di domani sera contro la Lazio, alla lista degli infortunati composta da Chimenti, Birindelli, Del Piero e Ferrara (oltre a Montero squalificato) potrebbe aggiungersi il nome di Enzo Maresca. Il centrocampista è stato male la notte scorsa, vittima di dolori allo stomaco e la sua presenza, almeno in panchina, verrà decisa da Lippi soltanto all’ultimo momento.

PROBABILE FORMAZIONE

Buffon; Thuram, Legrottaglie, Iuliano, Zambrotta; Camoranesi, Tacchinardi, Tudor (Conte), Appiah; Nedved; Trezeguet. (Mirante, Pessotto, Masiello, Conte, Chiumiento/Maresca, Di Vaio, Miccoli)

di Roberto Grossi