Let’s Play it Again

Giugno 23, 2006 in Musica da Claris

You won’t forget Katrina.

But nobody yet has ever upset Katrina,

That knew coquette Katrina.


[Katrina – Frank Sinatra]

Logo Ascona 2006Ci ha provato, Katrina, ci ha provato, ma non è riuscita nel suo intento. L’anima di New Orleans, a poco meno di un anno dalla terribile catastrofe che ha colpito la città americana, culla del jazz, è viva e vegeta e, se possibile, più determinata e passionale che mai.

E’ stato un anno difficile, soprattutto, ovviamente, per chi si è trovato coinvolto in questo infausto evento in prima persona, ma anche per chi, come gli organizzatori del JazzAscona New Orleans & Classic, ha dovuto fare i salti mortali per garantire, come di consueto, un calendario all’altezza della fama che questa manifestazione si è costruita, e conquistata, nel corso dei suoi 21 anni di vita.

Questa ventiduesima edizione nasce quindi all’insegna della solidarietà, vero i musicisti di New Orleans colpiti dalla tempesta tropicale (alcuni di loro hanno perduto le loro case, altri erano inizialmente dati per dispersi), ma anche verso tutti coloro che sono stati colpiti da Katrina. Una solidarietà che ha preso forma con la colletta SOS New Orleans Jazz Heritage, che in pochi mesi ha raccolto più di 100.000 franchi, in parte già distribuiti agli artisti bisognosi e alle associazioni d’aiuto urgente.

Per i musicisti però il vero ritorno alla vita, e alla normalità, si declina in un’unica parola: esibizione! non possono fare a meno di salire su un palco, suonare e cantare, mettere tutta la loro anima nelle note e nelle parole. Ecco perché quest’anno Nicolas Gilliet ha portato qui ad Ascona ben 50 musicisti della Crescent City.

Il panorama musicale, fortemente incentrato su New Orleans, non dimentica però altra naime del jazz, anzi, le porta in piazza per creare, sempre di più, un feeling tra le varie culture, che diventa arte sublime quando due band si fondono armonicamente sul palco, dando vita a spettacoli unici ed indimenticabili.

In 10 giorni sarà possibile ascoltare 400 ore di jazz, dispensata con maestria da 40 band e 250 musicisti. A meno di non possedere il dono dell’ubiquità (anche ammettendo di non dormire mai, in 24 giorni ci sono pur sempre solo 240 ore disponibili), gli spettatori saranno “costretti” a scegliere su cosa concentrare la loro attenzione, studiando in modo meticoloso il programma della manifestazione. Come di consueto, gli artisti e le band si esibiranno più volte nel corso della manifestazione, proprio per soddisfare tutti gli appassionati che invaderanno pacificamente il lungolago ed il Borgo di Ascona (quasi 80.000 lo scorso anno).

Da oggi il motto “Let’s Play it Again!”, il sottotitolo, ricco di significati, di questa XXII edizione, prende finalmente forma, trasformandosi da parola scritta in suoni e voci. Ad aprire la kermesse saranno, come di consueto, le Brass Band, che si esibiranno a partire dalle 19 al Borgo e sul Lungolago di Ascona. La Jazzascona 2006 Opening Parade prevede, dalle 19 alle 20, l’esibizione di tre gruppi. Si comincia con la Hurricane Brass Band, capitanata dal Grand Marshall Uncle Lionel Batiste, lo “zio” di New Orleans, che, con una grancassa e un piatto, può fare cose incredibili. Si prosegue con la Happy Feet Brass Band, che ritorna sulle rive del Lago Maggiore dopo la fortunata esibizione del 2004, e si chiude con la Mama Digdown’s Brass Band, animata dal Grand Marshall Emanuel Boutté, un’altra perla della famiglia che ci ha regalato negli anni, con Lillian e John, brividi ed emozioni.

L’Opening Night [Stage Torre], condotto da Ada Touré e Daniela Pollini, comincia con un tributo all’Italia. I primi a salire sul palco, inaugurato nella sua nuova veste lo scorso anno, saranno gli Italian Sounds of Jazz, che vedono Fabrizio Cattaneo e Luciano Invernizzi alle trombe, Carlo Atti al sax, Alfredo Ferrario al clarinetto, Paolo Alderighi, al pianoforte, Luciano Milanese al basso e Stefano Bagnoli alla batteria. Alle 23 uno “special special” event, ovvero l’unica esibizione di Monty Alexander, jazzista contemporaneo di origini giamaicane, che da ormai quarant’anni calca le scene internazionali, per la prima volta presente ad Ascona.

In parallelo verranno inaugurati anche gli altri palchi del lungolago. Da segnalare alla Dannemann music lounge, la Jacky Milliet Jazzband, la Wolverines Jazzband e Thomas L’Etienne & Uli Wunner, un dinamico duo di clarinetti che quest’anno proporrà un repertorio speciale come tributo al clarinettista Barney Bigard nell’anno del suo centenario.

Allo stage Piazza Luca Velotti’s in “Some Like It Hot In Rome” e, a seguire, The Syncopators, una delle realtà più riconosciute della scena jazz australiana.

Australiani in scena anche allo stage Lago, con il David Blenkhorn’s Australian All Stars, seguito a ruota da una delle band più applaudite ed osannate della scorsa edizione, ovvero la J.A.B. (Just Another Band).

Lo stage Chiesa sarà monopolizzato dagli olandesi, che con il Frits Landesbergen Quintet (feat. Joke Bruijs) e gli Swingcats (feat. Shaunette Hildabrand)proporranno una “Netherland Jazz Night”.

di Claudio Arissone