Le irregolari

Aprile 1, 2002 in Libri da Sandra Origliasso

30165Il Sudamerica è terra di sole e allegria, ma anche di povertà e di guerriglia. Troppe sono le rivoluzioni e i rivoluzionari dimenticati. Migliaia invece sono le persone sequestrate, ammanettate, torturate. Conducendoci metaforicamente in un tour, il Buenos Aires Horror Tour, Massimo Carlotto chiede al lettore di immedesimarsi con le storie di persone qualunque e per questo più drammatiche. Il luogo di cui si parla è l’argentina, ma la narrazione abbraccia idealmente tutta l’America Latina, un territorio che ancora oggi sta pagando a caro prezzo il periodo di tracollo politico degli ultimi vent’anni.

Una dittatura, quella argentina, considerata sporca e descritta nel libro “Le irregolari”( edizioni e/o). Protagoniste del libro sono le donne che si sono viste sottrarre da sotto gli occhi i loro figli e i loro nipoti, senza poter fare nulla.

Tra il 1976 e il 1980 la polizia argentina ha fatto sparire migliaia di persone; il fenomeno fu detto : desapariciòn. Il romanzo è composto da microracconti che non risparmiano nessuno, nemmeno il clero, principale responsabile delle rapine. I racconti delle madri si incastrano e a volte si confondo, rivelando inquietanti retroscena di figlie rapite e fatte partorire sotto l’occhio vigile degli aguzzini pronti a strapparle dalle braccia i neonati, per venderli o adottarli. Ma l’orrore non finisce e continua con i voli della morte, con le torture diaboliche e con i genocidi di massa. A seguito di questi massacri il simbolo delle donne argentine, unite in associazioni, è diventato il fazzoletto bianco con il quale sfilano tutti i giovedì, in Plaza di Mayo per ricordare i loro figli. Un dolore e uno spaesamento che non ha fine e che Carlotto ha provveduto a descrivere sapientemente nel suo libro-denuncia. Lo stile è asciutto e immediato ma l’autore non si sottrae da esprimere un suo punto di vista soggettivo che finisce per intrecciarsi con la storia personale e familiare.

di Sandra Origliasso