L’angolo letterario

Luglio 13, 2003 in Attualità da Sandra Origliasso

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Sulle terrazze vasi di gelsomini colorano le vie strette e trafficate. L’odore di mare contrasta con il bianco pomice della spiaggia. Agrumeti, limoni, piante e arbusti della macchia mediterranea. L’Africa a poche leghe oltre l’immensa distesa d’acqua salata. Tutto è all’apparenza sereno nella Palermo di Santo Piazzese. Ma una scintilla improvvisa seguita da un’intuizione provoca una sparatoria. O meglio una valanga. Al commissario Vittorio Spotorno non piacciono le metafore e i discorsi infarciti di termini alti. Eppure “Il soffio della valanga” (Sellerio editore; 11 euro) di Santo Piazzese è una grande Metafora, a partire dal titolo, della maggiore organizzazione locale: Cosa Nostra.

Ma chi si aspettasse il solito romanzo di mafia, sul modello de “Il padrino” di Puzo, ne rimarrebbe deluso. Piazzese, infatti, inventa un personaggio il cui ragionamento circolare è il prodotto di una cultura che ha l’ossessione dell’allusione nei palazzi – Casa Professa per descrivere una chiesa barocca -, come nei personaggi – La Dama Bianca per indicare una donna simile alla statua della madonna. Anche il dialetto è una componente importante del romanzo, basti ricordare i termini “malacarne” e “La signorina” che stanno a significare : mafiosi e maestra. Indimenticabile, infine, è la scena della sartoria, quando la madre di Rosario, membro della triade completata dal giovane Spotorno e Diego Sala, intrattiene una discussione su quanto cotone ci vuole per fare camice. Ovviamente Fatte su misura con il metro consumato al centimetro sessantotto.

L’autore ha anche accettato ha accettato di farsi intervistare ricordandoci gli altri due gialli precedenti pubblicati da Sellerio: “I delitti di Medina- Sindonia” e “La doppia vita di M.Laurent”.

Cosa vuole comunicare ai suoi lettori attraverso la scrittura?

Trasmetto una certa tensione etica in relazione ai tempi attuali, cosa che nella scrittura avviene con le azioni. Scrivo di cose esistenti che definirei “trasposizione di eventi e rapporti”

In quale momento della storia italiana è ambientato questo giallo?

Il giallo per il sottoscritto, vuol essere un’ indagine sulla società degli anni 80. Tuttavia preferisco evitare la serialità della scrittura perché se da un lato soddisfa l’aspettativa dei lettori, dall’altro c’è il rischio di cadere nella contraddizione.

Quali modi di vita, appartenenti alla cultura meridionale, pensa di esprimere nei suoi libri?

Ritengo che non esista un modello meridionale. Quest’ultimo è più facile da rintracciare per il lettore. Ma ammetto che gli scrittori italiani siano molto influenzati dalla regione d’appartenenza.

Leggendo abbiamo notato un uso cospicuo del dialetto. Anche Attilio Veraldi lo impiegava nelle sue opere. Si è ispirato a questo modello?

Direi di no. Come avrà notato l’uso di termini dialettali è spesso inserito nei dialoghi che Spotorno porta avanti con i popolani. Credo servi a dare un effetto di maggior verismo.

Un’ultima domanda. Quali sono i suoi modelli letterari?

Gli autori su cui mi sono formato da ragazzo sono gli americani del ‘900. Poi ho scoperto Sciascia e Veraldi, sul quale ho tenuto l’incontro siciliano del tour promosso da Avagliano qualche mese fa

Gli appuntamenti della settimana

  • Altaroma 13-18 luglio

    Lunedì 14 luglio nell’ambito della manifestazione romana, l’artista Walter Dang presenta dalle 17 alle 23 un progetto sulla sua visione dell’alta moda presso la Cafetteria di via Margutta a Roma.

  • Gianluca Morozzi per Fernandel

    Lo scrittore presenta “Dieci cose che ho fatto e che non posso credere di aver fatto, però le ho fatte”, nei seguenti luoghi e orari: 14 luglio a Porto Santo Stefano (Villa Varoli ore 22) e 19 luglio a Genzano ( Museo dell’Infiorata ore 19)

  • Biblioteca Geisser – C.so Casale 5- Torino

    Presenta la personale di pittura di Gaetano Fiorentini. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 16 luglio nei seguenti orari: lun/ven 14-19 e sabato 10-13.

  • Campus Libri– Via Rattazzi 4

    Martedì 15 luglio alle ore 21 ci sarà una conferenza tenuta dal giornalista e scrittore Marco Travaglio. Intervengono: Peter Gomez, Gianni Vattimo e Diego Novelli

    Segnaliamo ai nostri lettori i seguenti link

  • http://www.lettera.com/libri/libro.xtml?id=4592 sul libro di Enrico Calamai “Faremo L’america” (Edizioni Angolo Manzoni) a cura di Simone Bardazzi

  • http://guide.supereva.it/libri_autori/interventi/2003/06/138245.shtml con alcune considerazioni sull’ultimo libro di Daniel Pennac a cura di Lidia Gualdoni

    Libromercato

    La stagione estiva è il periodo più favorevole per le piccole realtà editoriali. Aspettando settembre, per esempio, Fernandel propone anche nei mesi di luglio e agosto degli incontri. Invece, la Bevivino Editore nell’attesa preferisce organizzare feste enogastronomiche. E staremo a vedere cosa s’inventeranno, dopo una svendita a suon di 2,3,5 euro con un carrello per la spesa pieno zeppo di libri, vagante fra gli stand della passata Fiera del libro di Torino. Che ne pensate, non è una bella idea? Sul fronte torinese, spopola Margherita Oggero che dopo la pubblicazione dell’ultimo libro “Un piccola bestia ferita” ha quadruplicato i suoi interventi sul quotidiano torinese “La stampa” e sui relativi inserti, naturalmente. Mentre pare che Carlo Grande, autore de “La via dei lupi”, stia scrivendo, dopo la parentesi calcistica di “Schema libero”, un nuovo romanzo che vedrà la luce in autunno. Il titolo per ora rimane un mistero, ma probabilmente il libro sarà d’argomento storico, come il precedente.

    di Sandra Origliasso