Lacrime di sudore | Sudate Carte Racconti I edizione

Gennaio 31, 2003 in Sudate Carte da Redazione

…Avevo perso ogni certezza, continuavo a sudare, come lacrime quelle gocce uscivano dalla mia pelle ed anche se avrei dovuto rabbrividire continuavo sudare.
Ad ogni sussulto perdevo pezzi importanti della mia vita, al buio era rimasta ogni visione di vittoria che mi ero immaginato. Caduti a terra e forse neanche la toccarono, quei miei sogni che mi hanno spinto a diventar quel che sono e che mi hanno fatto cambiare da com’ero. Non avevo mai pensato a quanto fossero effimere le basi su cui cercavo di spingere e andare avanti… di fatto poi mi accorsi che quelle deboli convinzioni erano il motivo principale della mia forza. Allora mi accorsi d’esser debole. Credevo di mirare ad una meta, ma faticavo e sudavo per qualcosa che avevo scelto basandomi su che cosa? Su quali certezze avevo deciso che sarei stato io, quello, tra qualche anno o un quarto di secolo per l’esattezza. Forse cercavo un posto fatto di lame e sale e lo cerco tutt’ora: il successo. Di solito successo è sudore; è la gloria personale che si prova nel realizzare i propri sogni, di nuovo altre piccole certezze su fondamenta sempre meno stabili, ma se camminiamo su un filo, la cosa migliore è allenarsi a non cadere. Io però credo che non sia necessario sudare o mostrare segni d’affanno per dimostrare tutto l’impegno nel mordere un’aspettativa, un sogno. Oggi sudo e cerco di conservare una certa consapevolezza del sorriso, mi porto dietro questo bagaglio e mi alleno con esso. Molti pensano che il riso nasconda il dolore, la fatica e il sudore; ha senso tutto ciò?
Immagino d’essere su un palcoscenico, lì noterebbero tutti la mia indifferenza al sudore, a quella goccia che mi scorre sul viso passandomi negli occhi finendo col precipitare a terra.
Comincio a vedere in quella macchia sul pavimento il riflesso delle mie certezze ed i miei sogni prendono forma aspettando la prossima Lacrima di Sudore.

di Fabrizio Varriale