La signorina Julie

Febbraio 26, 2003 in Spettacoli da Stefania Martini

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Giunta alla sua terza edizione, la rassegna ‘Dal pregiudizio alla cittadinanza’, organizzata da Teatro del Baratto e dal Dipartimento di Salute Mentale V B – ASL 5 di Orbassano diretto dal Prof. Pier Maria Furlan , con il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, propone una serie di spettacoli teatrali, dibattiti e conferenze sul tema del pregiudizio, della diversità, dell’isolamento ma anche dei diritti di coloro che sono vittime di malattie mentali.

Psichiatri ed attori, pazienti ed operatori sanitari saranno insieme sul palcoscenico per spezzare la catena dei pregiudizi che la società crea attorno a queste persone, condannandole all’esclusione dalla vita normale ed innalzando barriere che diventano veri e propri muri di segregazione.

L’appuntamento con gli attori del laboratorio teatrale del Centro di Salute Mentale, condotto da Luciano Caratto e dalla psicologa Maria Gabriella Garis è fissato per il 10 giugno, quando andrà in scena “Dio” di Woody Allen.

Tutti gli spettacoli teatrali verranno proposti al Teatro Juvarra.

La rassegna s’inaugura giovedì 27 Febbraio con la prima nazionale di La Signorina Julie, dramma di August Strindberg, a cura del Teatro del Baratto. Sul palcoscenico Luciano Caratto, Giorgia d’Agostino e Valentina Volpatto, per la regia di Enrico Fasella.

Scritto nel 1888 durante il soggiorno di Strindberg in Danimarca, il testo dell’opera affronta il tema della lotta di classe e tra i sessi, tipici della drammaturgia dell’autore svedese. L’opera provocò uno scandalo clamoroso nella società puritana e conformista dell’epoca.

La vicenda trae spunto da un fatto di cronaca: la contessina Julie, reduce da un fidanzamento fallito, si unisce al ballo festoso della servitù nella notte di San Giovanni e cerca di irretire Jean, un affascinante ma equivoco cameriere. Si innesca una sorta di gioco erotico, a tratti velato, in altri chiaro e addirittura alla presenza della cuoca Kristin. La partita si conclude quando Julie accetta di andare nella camera di Jean.

Quando Julie si rende conto della sua situazione, il piacere si trasforma in vergogna. Il servo finisce per dominarla sempre più. Kristin, all’alba, scopre ciò che è avvenuto nella notte e umilia la padrona. L’improvviso ritorno del Conte riporta Jean ai propri doveri di servo e Julie, provata da questo impossibile rapporto, come in trance ipnotica, prega l’amante di volerle dare l’ordine di uccidersi. E Jean, con cinismo, esegue, mettendole un rasoio in mano.

Racconto teatrale bellissimo e inquietante, canto notturno avvolto di ombre e ambiguità, di violenza e di amore, denso di aspetti onirici e psicanalitici, La Signorina Julie ci guida nei territori incerti della coincidenza degli opposti, verso il superamento delle differenze e degli attributi.

La Signorina Julie

Dal 27 Febbraio al 1 Marzo, ore 20.45.

Teatro Juvarra, via Juvarra 15 – Torino.

Tel. 011/ 540675 – Fax 011/5175084

di Stefania Martini