La donna nella pittura italiana del sei e settecento

Maggio 2, 2003 in Arte da Redazione

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Si è aperta il 28 marzo a Palazzo Accorsi l’ennesima straordinaria mostra curata da Alberto Cottino, “La donna nella pittura italiana del sei e settecento”. Patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia e dalla Città di Torino, l’esposizione è dedicata alle donne nel duplice aspetto di Donne Pittrici e Donne Dipinte (come sono viste dagli uomini di quei secoli).

E’ una mostra molto ricca perché sono esposti oltre 100 quadri, 70 dei quali poco conosciuti e addirittura 30 assolutamente inediti. Ben 23 sono le donne pittrici ed accanto a quelle famose (ricordiamo tra le altre Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Orsola Maddalena Caccia, Elisabetta Sirani) troviamo, ad esempio, le sconosciute, ma emozionanti Teresa Del Po e Maria Luigia Raggi, presente con quattro capolavori.

Il percorso espositivo è articolato per sezioni tematiche. Nelle prime sale, dedicate alla realtà femminile i dipinti sono suddivisi nelle seguenti aree: i ritratti, la donna nella vita quotidiana, la natura morta e il paesaggio visti dalle pittrici.

La seconda sezione, le donne dell’immaginario, vede protagonisti tre temi: Allegorie femminili, Sante e scene sacre, Le donne del mito e della storia.

La pittura femminile è quasi tutta concentrata nella sezione delle nature morte perché le donne (ricordiamo che siamo nel ‘600) non potevano uscire di casa e molto spesso, come nel caso di Orsola Caccia, vivevano nei conventi.

Orsola Caccia era Badessa del convento di Moncalvo ed è lì che creò una straordinaria natura morta, nella quale colpiscono la forza dei colori ed il significato simbolico dei soggetti Sullo sfondo vediamo la croce, mentre in primo piano trionfa il bianco immacolato del giglio, simbolo di purezza, affiancato da due peonie (il fiore di Maria) non rosa, come vorrebbe la tradizione, bensì rosse, il colore della passione.

Gli unici dipinti di paesaggi realizzati da donne sono le quattro opere di Maria Luigia Raggi, un’anteprima assoluta, in quanto da sempre attribuite ad un anonimo“Maestro del capriccio” di Prato.

34601(1)Particolarmente interessante, al proposito, è l’interrogativo che si pone il professor Sergio Guarino, responsabile della Pinacoteca Capitolina di Roma, “Se le donne segregate in casa o nei conventi erano impossibilitate a dipingere paesaggi, come facevano gli uomini a dipingere un nudo femminile, visto che le modelle non esistevano?”

Alcuni pittori, che avevano la fortuna di avere mogli piacenti e compiacenti, sfruttavano questa opportunità, mentre per molti altri l’unico riferimento erano le antiche statue greche e romane presenti nei musei.

Questa “non conoscenza” del corpo femminile è molto evidente in un quadro di Guido Reni, che sembra avesse una vera ossessione per le donne al punto da non volere personale femminile al suo servizio.

Nella sezione dedicata alle donne del mito e della storia vediamo, infatti, due diverse rappresentazioni di “Cleopatra”. Una è la versione al femminile, un’opera di incredibile bellezza e carnalità di Artemisia Gentileschi. L’altra, contrapposta, è quella algida di Guido Reni, dove la figura di Cleopatra è secondaria rispetto all’abito, magistralmente dipinto.

La mostra presenta, oltre a quelle appena citate, altre splendide opere di pittori famosi, da Cesare Dandini a Carlo Cignali, da Pietro Longhi a Giuseppe Maria Crespi, da Guido Cagnacci a Giambattista Tiepolo. Tutti i visitatori del museo di Arti Decorative, in questi due mesi, hanno, quindi, la possibilità di soddisfare in grande stile i loro fabbisogni e interessi storici-artistici, grazie alla quantità, ma soprattutto alla quantità delle opere esposte nell’ennesima mostra curata da Alberto Cottino.

La donna nella pittura italiana del sei e settecento

Luogo: Palazzo Accorsi – via Po, 55 – 10124 Torino

Periodo: 28 marzo – 27 luglio 2003

Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00 (giovedì fino alle 23); visite guidate tutti i giorni alle 17, 30 e 18, 30

Ingresso: € 7.75 biglietto intero museo + mostra; € 5.20 ridotto per studenti fino a 26 anni, persone oltre i 65 anni, gruppi a partire dalle 15 persone, abbonati FAI, Touring Club Italiano, Cedas, Cral

Informazioni: tel. 011.812.9116

di Carla D