Juve-Milan, gli spogliatoi

Aprile 15, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Pubblico delle grandi occasioni, con sedicimila spettatori paganti, e gran tifo per una classicissima del calcio italiano. In palio ci sono il titolo e la qualificazione in Champions League. La Juventus supera il Milan grazie ad un’autorete ma in testa alla classifica la situazione rimane immutata, in virtù delle vittorie di Inter e Roma, che conservano rispettivamente tre ed una lunghezza di vantaggio sulla formazione di Lippi a tre partite dalla fine del campionato. Per avere la maglio sui rossoneri, la Juve ha dovuto faticare per la condotta diligente degli uomini di Ancelotti, che hanno tenuto il campo con ordine e sfiorato in alcune occasioni la rete del vantaggio, mentre dall’altra parte si è fatta sentire in modo pesante l’assenza di Nedved.

Dopo un primo tempo equilibrato, la ripresa inizia in sordina per esplodere con un finale pirotecnico nell’ultimo quarto d’ora. E’ infatti attorno alla mezz’ora che il Milan sfiora il colpaccio. Prima è Inzaghi a tentare la soluzione dalla distanza in contropiede, con palla di poco alta sopra la traversa di Buffon, il quale pochi minuti dopo è costretto a salvare per due volte la sua porta su Shevchenko e sulla successiva ribattuta di Pirlo.

L’infortunio di Albertini costringe il Milan a finire la gara in dieci e poco dopo l’uscita del centrocampista rossonero Chamot incappa in un’autorete nel tentativo di anticipare Conte. I lombardi potrebbero pareggiare ma Inzaghi tira centralmente su Buffon e nel recupero la Juve sfiora il raddoppio: Del Piero ruba palla a Gattuso e libera Trezeguet tutto solo, sul quale compie un “miracolo” Abbiati. Il Milam lascia il Delle Alpi a mani vuote ma resta in corsa per il quarto posto in virtù della sconfitta del Bologna contro il Piacenza, prossimo avversario della Juve in campionato.

Per Ancelotti si è trattato tuttavia di una domenica davvero storta. Il suo Milan perde di misura con la Juve a causa di una rocambolesca autorete di Chamot e perde anche quattro giocatori per infortunio: Serginho, Alberini (che sarà costretto a saltare l’amichevole della Nazionale contro l’Uruguay), Helveg e Contra. Quindi come non affermare che il Delle Alpi non porti proprio sfortuna a Carletto, che in questa stagione, su quello che negli ultimi tre anni era stato il suo campo, aveva già dovuto incassare l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della sua vecchia squadra ed era uscito sconfitto in campionato dal Torino?

Il tecnico rossonero, nel commentare la sconfitta del Milan: “Il risultato ci penalizza perché il Milan ha giocato con lucidità, mostrando anche del buon calcio. Poi, come talvolta accade in questo sport, ad una squadra non viene riconosciuto lo sforzo profuso. Ci ha condannati la sfortuna, ma quello che abbiamo fatto al Delle Alpi mi fa sperare in un esito felice del finale di campionato, anche perché la sconfitta del Bologna mantiene aperti i giochi per il quarto posto. Per quanto riguarda la voltata per lo scudetto, direi che la Juve debba essere considerata ancora in corsa. Anche se mancano appena tre partite, tre punti si possono ancora recuperare. Per vincere il titolo saranno decisive freddezza e lucidità”.

Il suo collega Marcello Lippi è invece complessivamente soddisfatto dei risultati della domenica, che hanno visto anche le vittorie di Inter e Roma: “Sinceramente mi auguravo che dopo questa giornata la classifica rimanesse invariata. E’ vero che c’è una partita in meno da giocare, ma oggi la Juve aveva l’impegno più difficile. Il Milan ci incuteva molto rispetto, per questo era necessario da parte nostra disputare una gara attendista per poi giocare la carta delle due punte nel finale. Molto spesso succede che una squadra meriti il gol dopo averlo realizzato, come oggi è accaduto alla Juventus. Nel prossimo turno speriamo di vincere a Piacenza, anche se non sarà facile contro una squadra in lotta per non retrocedere, e di poter eventualmente approfittare in qualche passo falso di Inter e Roma, che sono attese da due difficili impegni contro Chievo e Milan”.

JUVENTUS – MILAN 1-0

RETI: 78’ aut. Chamot

JUVENTUS (4-4-2):

Buffon; Thuram, Ferrara, Iuliano (68’ Birindelli), Pessotto; Zambrotta, Conte, Zenoni (52’ Zalayeta), Davids (65’ Paramatti); Del Piero, Trezeguet

All. Lippi

In panchina: Carini, Tacchinardi, Amoruso, Frara.

MILAN (4-4-2):

Abbiati; Helveg (72’ Roque Junior), Chamot, Laursen, Kaladze; Gattuso, Contra (37’ Albertini), Ambrosini, Serginho (45’ Pirlo); Inzaghi, Shevchenko

All. Ancelotti

In panchina: Rossi, Donati, Javi Moreno, Brocchi.

ARBITRO: Borriello di Napoli.

SPETTATORI: 16.802 paganti per un incasso di 554.096,00 euro. Abbonati 35.703.

di Giovanni Rolle