Juve, fine del turn-over

Dicembre 13, 2003 in Sport da Roberto Grossi

Dopo le due sconfitte consecutive subite in campionato, Lippi, che già deve fare a meno degli indisponibili Thuram e Trezeguet, annuncia in sala stampa una mezza rivoluzione in vista del match con il Parma: “Gioca chi è più in forma – sentenzia il tecnico bianconero – per cui il turn-over è finito. Nelle mie intenzioni doveva andare avanti sino a Natale ma ho deciso di anticipare leggermente i tempi dopo che anche contro la Lazio qualcuno aveva confermato un certo appannamento. Cambiare subito dopo la sconfitta con l´Inter non mi sembrava giusto: era come cercare capri espiatori inesistenti. Ma se non arrivano i risultati è inutile continuare con il turn-over. Comunque chi starà fuori non deve sentirsi giubilato: una domenica o due di riposo per ricaricare le batterie non sono certo la fine del mondo”.

Chi sta meglio gioca quindi, questo il nuovo diktat lippiano: gli altri in panchina o tribuna. I maggiori indiziati a entrare sono, oltre a Ferrara e Iuliano, Maresca e Miccoli. E sugli ultimi due arriva la conferma del tecnico: “Loro stanno benissimo – conferma Lippi – e per quanto riguarda Maresca devo dire che è cambiato molto, in positivo, rispetto a tre mesi fa. E´ un giocatore trasformato ed il merito è tutto suo ma se permettete un pizzico di bravura va anche al sottoscritto…”.

A fare posto ai nuovi titolari (e qualcuno ipotizza anche una nuova difesa schierata a tre) dovrebbero essere i vari Montero, Legrottaglie, Del Piero e Nedved, schierati quasi sempre tra le riserve nel corso dell´ultimo allenamento. E anche Camoranesi rischia grosso. Ma solo sul ceko (premiato in sala stampa dai giornalisti del periodico croato `Sportske Novosti´ quale miglior giocatore del 2003 davanti a Maldini e Van Nisterlooy, un anticipo di Pallone d´Oro?) reduce da influenza e costretto ad allenarsi poco in settimana, Lippi spende qualche parola: “Pavel disputerà solo una parte di gara ma non so ancora se il primo o il secondo tempo.

Per quanto riguarda il Pallone d´Oro credo che lo meriti ampiamente. Nell´anno solare in corso ha fatto cose eccezionali che pochi altri possono vantare: ha vinto uno scudetto, una Supercoppa, ha portato la sua nazionale agli europei e ha disputato una grandissima Champions League mancando solo in finale. E qualcuno ha sottolineato quanto fosse pesata la sua assenza…”.

Nuova Juve quindi al cospetto del Parma, nel tentativo di riprendere il cammino interrotto da due turni in campionato. Una squadra, quella emiliana, temuta dal tecnico viareggino che però non rinuncia ad una battuta ironica: “Il Parma è una compagine forte, con ottime individualità ed in un momento di sano entusiasmo per i risultati che giungono copiosi e che l´hanno portata nel gruppo delle grandi. Per cui dovremo giocare con la massima attenzione possibile ma senza timore: in fondo sono loro che devono stare attenti a non vincere perché le ultime squadre che ci hanno sconfitto (Inter, Lazio, Galatasaray) sono state tutte eliminate dalle coppe europee. E se il Parma vuole continuare la corsa Uefa sa come deve comportarsi…”.

PROBABILE FORMAZIONE

Buffon; Birindelli, Ferrara, Iuliano, Zambrotta; Camoranesi (Davids), Tacchinardi, Appiah, Maresca; Miccoli, Di Vaio. (Chimenti, Montero, Pessotto, Davids, Nedved, Del Piero, Zalayeta)

di Roberto Grossi