Juve, che festa

Novembre 2, 2006 in Sport da Giovanni Rolle

Nel giorno della grande festa per il 109° compleanno della società bianconera la Juve vince il recupero col Brescia e sale a tre punti dalla capolista Genoa. L’incontro con i lombardi è stato preceduto dalla passerella di alcuni grandi campioni che hanno vestito la casacca bianconera nelle varie epoche.

Tra i più applauditi dallo stadio Olimpico l’attuale presidente onorario Giampiero Boniperti, i campioni del Mondo Cabrini, Gentile e Causio e soprattutto “Le Roi” Michel Platini. Presenti idealmente alla cerimonia anche gli sfortunati, ed indimenticati dal popolo bianconero, Gaetano Scirea ed Andrea Fortunato, rappresentati rispettivamente dal figlio e dal fratello.

Per quanto riguarda la sfida con i lombardi, la formazione di Deschamps si è affermata con il punteggio di 2-0, grazie alla doppietta di Del Piero, salito a quota 202 nelle reti realizzate con la Vecchia Signora. Dopo pochi minuti, cross di Chiellini per la testa di Trezeguet, che gira però fuori dalla porta difesa da Viviano. L’inizio degli uomini di Deschamps è asfissiante: i bianconeri cingono d’assedio gli avversari, che faticano ad uscire dalla loro area.

Al 6’ i bianconeri possono usufruire di un calcio di punizione da posizione abbastanza centrale, della cui esecuzione si incarica Alessandro Del Piero, che segna la sua rete numero 201 con la complicità del portiere Viviano, che incappa in una “papera”. L’estremo difensore biasciano è sulla traiettoria del tiro del capitano bianconero, ma non riesce a trattenere il pallone che carambola in rete per l’1-0 juventino.

Il Brescia prova ad abbozzare un tentativo di reazione ma le trame dei lombardi faticano ad essere incisive. Al 18’ arriva invece il raddoppio di Del Piero, che sale a quota 203 e ancora una volta nella rete bianconera c’è la complicità di Viviano, che anche in questa occasione è parso incerto sulla conclusione del capitano juventino.

Il portiere del Brescia riscatta parzialmente gli errori precedenti compiendo una bella parata che nega lo specchio della porta all’incursione di Nedved anche se qualche minuto più tardi capitola nuovamente di fronte ad una percussione centrale di Trezeguet, graziato soltanto dal fischio dell’arbitro, che giudica irregolare la posizione del francese.

Nella ripresa il tecnico dei bresciani Somma prova a immettere forze fresche, inserendo Mannini e Zambelli, seguiti più tardi da Possanzini. I nuovi entrati sembrano vivacizzare un po’ il gioco degli ospiti, che al 13’ hanno una grossa occasione per dimezzare lo svantaggio: Mannini mette al centro un pallone rasoterra dalla fascia sinistra per Possanzini, il quale per un soffio non riesce nella deviazione decisiva. Prima però i bianconeri si erano portati vicini al terzo gol, sventato questa volta da un bell’intervento di Viviano e l’arbitro non aveva ravvisato un tocco di mani molto sospetto da parte di Stankevicius in piena area ospite.

La formazione di Deschamps dà l’impressione di tirare i remi in barca, ma è comunque un altro Brescia quello che si vede nella ripresa. La Juve corre qualche pericolo, ma sostanzialmente i bianconeri riescono ad amministrare il doppio vantaggio con tranquillità. Nel finale il Brescia rimane in dieci per l’espulsione di Zambelli per un brutto intervento ai danni di Nedved.

JUVENTUS-BRESCIA 2-0

  • Reti: 6’pt e 22’pt Del Piero

  • Juventus: Buffon; Birindelli, Kovac (4’st Balzaretti), Boumsong (14’st Legrottaglie), Chiellini; Marchionni (44’pt Camoranesi), Paro, Marchisio, Nedved; Del Piero, Trezeguet. All. Deschamps. In panchina: Mirante, Balzaretti, Guzman, Bojinov, Zalayeta

  • Brescia: Viviano; Cortellini, Stankevicius, Mareco, Dallamano (1’st Zambelli); Hamsik, Serafini (22’st Piangerelli); Del Nero, Jadid, Possanzini; Colombo (1’st Mannini). All. Somma. In panchina: Ambrosio, Alfageme, Cerci, De Maio

  • Arbitro: Tagliavento

  • Espulsi: 45’st Zambelli

  • Ammoniti: Dallamano, Kovac, Jadid

  • Spettatori: 19.509.

    di Giovanni Rolle