Juve, a Firenze con gli uomini contati

Maggio 10, 2001 in Sport da Roberto Grossi

E’ un periodo veramente-no per la Juve. Dopo lo scudetto i bianconeri perdono infatti pezzi pregiati dell’organico per infortunio. Nella partitella disputata ieri al Comunale, due interventi troppo irruenti del serbo Kovacevic hanno messo fuori uso prima Montero, uscito però dal campo con le sue gambe, e forse recuperabile per Firenze, e poi Ferrara, trasportato invece a braccia negli spogliatoi. Il napoletano ha riportato una distorsione alla caviglia destra e la prognosi sarà valutabile solo tra dieci giorni.

I problemi per Ancelotti aumentano a questo punto in maniera esponenziale. Il tecnico, già alle prese con la squalifica simultanea di Iuliano, Tacchinardi e Pessotto, avrà indisponibile anche Conte (affaticamento muscolare) e, quasi sicuramente, anche Del Piero (che anche ieri ha lavorato a parte). Inoltre destano qualche dubbio le condizioni di Davids e Zidane, in cura per malanni di diversa natura. E pensare che proprio Montero, prima di iniziare la consueta seduta di allenamento, si era presentato in gran forma in sala stampa, esponendo come al solito in maniera chiara e sincera il suo pensiero e spazzando via ogni dubbio circa la sua permanenza a Torino anche nella prossima stagione: “Mi chiedete se resterò alla Juve? Io arrivo dall’Uruguay, un Paese con 3 milioni di abitanti, e per farmi andare via da qui dovrebbe intervenire la polizia, altrimenti non mi muovo!”. Tre anni senza vittorie sono tanti per uno con il suo carattere ma Paolo giustifica il momento nero della sua squadra: “In Italia si disputa il campionato più bello e difficile del mondo. Ci sono otto squadre che a inizio stagione partono per vincere e solo una ottiene lo scopo prefissato. La Roma quest’anno è giustamente prima in classifica, anche se contro di noi i giallorossi non meritavano di pareggiare.

Ma la stessa cosa è accaduta loro nel derby contro la Lazio, ottennero cioè solo un pari dopo una partita nella quale gli uomini di Capello sembravano destinati ad acquisire la posta piena. Il calcio è cosi. Il gol di Montella? Non sono riuscito ad anticiparlo, dovevo andare sul portiere ma sono arrivato un po’ in ritardo. Ora però voltiamo pagina, anche perché sono convinto che i punti più importanti li abbiamo persi contro Brescia e Lecce, negli scontri diretti invece può succedere di tutto”. La trasferta in programma a Firenze è una di quelle che caricano come una molla il difensore: “Lo stadio toscano ci dà una grinta maggiore del solito; avere il pubblico ferocemente contro scatena nei nostri riguardi la carica necessaria per fare bene. Dobbiamo vincere per continuare a sperare, ma non sarà facile: loro lottano per la Uefa e hanno un Chiesa in grande condizione ma dovranno fare a meno di Rui Costa e Torricelli”.

La conclusione è riservata alla vicenda doping: “I problemi che affliggono il calcio italiano, dal doping ai passaporti, non tolgono al vostro campionato la sua bellezza. È necessario però che tutti rispettino le regole, altrimenti si ha il caos. L’unica cosa sensata che ho sentito dire sul doping è arrivata dal medico della Lazio: del problema devono parlare solo gli esperti. Tutti gli altri, che non sono competenti in materia, farebbero meglio a non pronunciarsi”. ggi la truppa bianconera sosterrà in mattinata l’ultima seduta di rifinitura; nel pomeriggio partenza per Firenze.

di Roberto Grossi