Jazz e cinema

Febbraio 7, 2003 in Spettacoli da Redazione

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Due forme d’arte certamente molto diverse ma anche – non di rado – straordinariamente complementari, che hanno dato forma e vita a molte delle più significative espressioni artistiche dell’ultimo secolo.

Due linguaggi che si incontreranno sabato 8 febbraio – nello spettacolo “Secondo Tempo” – quarto appuntamento della Rassegna Linguaggi Jazz (Piccolo Regio Puccini, 21.15), di cui sarà protagonista un quintetto acustico italiano di assoluto rilievo guidato dal contrabbassista, compositore ed arrangiatore Giovanni Tommaso.

Si tratta del seguito di un progetto (“La dolce vita”) concepito dallo stesso Tommaso e da Enrico Rava che ha avuto – insieme ad trionfali accoglienze di pubblico – anche l’onore di essere inserito tra tra i 10 migliori album del 2002 dalla rivista Jazziz.

Leader della formazione, come detto, è il toscano Giovanni Tommaso, un artista che sarebbe ingeneroso e riduttivo inquadrare unicamente nel panorama del jazz italiano (a vent’anni – nel 1960 – si traserì a New York e lì ebbe occasione di collaborare con personaggi del calibro di Sonny Rollins, Max Roach, Kenny Clarke e Chet Baker).

Il contrabbaso di Tommaso accompagnerà l’eclettico sassofonista Daniele Scannapieco, uno dei più interessanti talenti italiani, autore, tra l’altro, di importanti registrazioni per la celeberrima Blue Note al fianco di Flavio Boltro, Paco Sery e Stefano Di Battista.

La front line sarà completata dal trombonista Luca Begonia , allievo del grande Clark Terry e con alle spalle esperienze nelle big band di Natalie Cole, Ray Charles e Gianni Basso ma anche in contesti sinfonici.

Al pianoforte si siederà Antonio Faraò, un artista capace di combinare una profonda conoscenza della tradiziona mediterranea con un innato gusto musicale ricco di venature soul.

Il quintetto sarà infine completato da Massimo Manzi, eclettico ed dinamico batterista cresciuto alla scuola di Elvin Jones e Max Roach (ma influenzato – per sua stessa ammissione – anche dall’energia di Buddy Rich), un artista capace di coniugare musicalità e senso dell’intrattenimento che ha dalla sua numerosissime collaborazioni fra le quali negli anni 80 quelle come sideman dell’indimenticato Massimo Urbani.

di Ober