Jazz con Fabrizio Bosso e Paolo Porta

Febbraio 16, 2006 in Spettacoli da Cinzia Modena

Fabrizio Bosso

Era il 1992. Torino. Due giovani torinesi: Fabrizio Bosso, diciannovenne e Paolo Porta, anni 24. Un’idea ed un progetto: il Porta-Bosso Quintet, una nuova realtà musicale che si affacciava nel Jazz.

Sempre nel ’92 un grande riconoscimento il premio della Siae per la migliore composizione originale al concorso Grand Prix du Jazz 1992. Due anni dopo grande successo alla rassegna Summertime in Jazz 1994. Poi le strade si son separate. Dopo dodici anni, Bosso e Porta ritonano ad esibirsi insieme, ancora con un quintetto.

Fabrizio Bosso è un solista rigoroso alla tromba e al flicorno, legato alle radici storiche, afroamericane, del jazz moderno. La sua personalità musicale è riconoscibile dal controllo delle sonorità, per un fraseggio agile e immaginativo. Tante le soddisfazioni sul piano internazionale. Nel 1997 ha avvicendato Lew Soloff e Randy Brecker nella Carnegie Hall Orchestra diretta da John Faddis; sue incisive interpretazioni, in qualità di leader o col gruppo High Five, sono state pubblicate da Via Veneto Jazz e Red Records e, in Giappone, dalla Sound Hills.

Paolo Porta, sassofonista, ha iniziato nel 1990 un’attività concertistica che lo ha condotto sui palchi più prestigiosi di Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Usa, Palestina, Bosnia oltre che in Italia. TRa le sue produzioni musicali va menzionato: “Deceptive Resolution”, apparso a suo nome nel 2004 per la EYS; ha inciso con l’ArchetipOrchestra, a fianco del contrabbassista Aldo Mella, con Giorgio Li Calzi e col quintetto di Maurizio Bucca. Come sax titolare ha partecipato anche a Ritmo Criminal, l’hit dei Tribà che ha dominato le classifiche nell’estate 2001. Porta non è solo un musicista e strumentista, ma anche docente di sassofono, armonia e tecniche d’improvvisazione.

Porta e Bosso hanno coinvolto nel loro quintetto Guido Canavese, Alessandro Maiorino e Alessandro Minetto.

Guido Canavese, pianista, è tra i protagonisti dell’ambiente jazzistico torinese da vent’anni. E’ conosciuto soprattutto per i progetti Jazz Mobile e Avorio Jazz Ensemble. Con Maiorino e Minetto ha costituito il Guido Canavese Trio, la cui classe è testimoniata in Zoe, un raffinato album prodotto nel 2000 dalla Jazz Mobile Records.

Il romano Alessandro Maiorino e l’alessandrino Alessandro Minetto, già complici in svariate realizzazioni musicali (in particolare con Giorgio Li Calzi), vantano una lunga familiarità con gli altri componenti del quintetto.

Maiorino è attivo sulla scena jazz da quindici anni, incluse le sue incursioni nel mondo del rock (nel 1995 con Manu Chao nella sua prima band post-Mano Negra ) e dell’hip-hop (nel 2004 con la band italo-ispano-cubana La Fresk-Base Llena). Minetto ha partecipato alle clinics di maestri come con Max Roach, Roy Haynes e Roberto Gatto ed ha iniziato l’attività di professionista all’età di 22 anni. Entrambi hanno partecipato a numerosi progetti e collaborato in Italia ed all’estero con un numero impressionante di artisti italiani e stranieri, sia in ambito concertistico, in festival e club, che in sala di incisione.

  • Informazioni utili

    SABATO 18 FEBBRAIO

    Piccolo Regio Puccini ore 21

    Posto unico numerato: 15 euro

    Studenti Universitari 12 Euro.

    ABBONAMENTO AI 10 CONCERTI con posto numerato: 110 EURO

    Informazioni e prevendita presso:

    Associazione Culturale Centro Jazz Torino,

    via Pomba 4 10123 Torino,

    tel. 011 884477 fax 011 8126644

    Dal lunedì al venerdì ore 14-20,

    sabato ore 14-18 e dalle ore 20.15 alla Cassa del Teatro Piazza Castello 215

    www.centrojazztorino.it

    di Cinzia Modena