Iniziali: BCGLF

Luglio 20, 2004 in Musica da Gino Steiner Strippoli

LINDO FERRETTISarebbe stato difficile immaginare, nei primi anni ’80, all’alba della costituzione dei CCCP, band che si rifaceva al punk espressionista di Einsturzende Neubauten, ma anche alla cultura filosovietica con accenti melodici emiliani, che il loro leader Giovanni Lindo Ferretti accendesse i fari del teatro per presentare una sua creazione, un suo spettacolo.

A distanza di 21 anni “Lindo” si è presentato in pubblico in insolita veste teatrale, anche se caratterizzata dalla musicalità di casa CSI e PGR, visto che la colonna sonora dello spettacolo è stata prodotta dall’eccellenza musicale di Gianni Maroccolo. “Iniziali: BCGLF” è infatti il titolo, non solo dell’evento teatrale, ma anche della colonna sonora uscita per casa Universal. Un racconto sonoro dove le voci di Giovanni Lindo Ferretti e del suo compagno di viaggio Giorgio Barberio Corsetti, coautore dello spettacolo, narrano e si ascoltano in un duetto davvero sorprendente.

E mentre Ferretti viaggia nel mondo originario ed immaginario di corpi scuri, brillanti di sudore, dove nera è l’origine, nera è la terra matrice di tutti i colori, Corsetti ascolta e guarda nell’imbarazzo profondo e terribile dell’esserci; interpreta, legando i suoi sguardi con nodi degni di un provetto marinaio.

LINDO FERRETTI

Sono gli stessi protagonisti a raccontare alcuni passi della loro avventura: “Vogliamo chiamare sul palco la madre terra, nera, nera densa e aggrumata, le zolle più vicine; i figli diletti sono i neri segnati a tracciare sul bianco della luce segni di corpi invincibili, gloriosi, scatenati da ogni catena, che riportano sempre a noi il ricordo di un origine, dei denti di drago che seminati hanno generato eroi. Guerre e lotte, sangue, fame, senza orizzonti, senza stelle. Qui da noi, sulla terra dei nostri, terra di passaggi, terra benedetta e maledetta, usurata dall’usura di politici affamati e vomitanti, logorata arrivano rigeneranti speranze…”.

Già, la terra e la voglia di speranza per una terra felice. Già nel suo disco solista “Co.dex” Lindo Ferretti aveva presentato questa sua voglia di speranza attraverso la musica (è ciò che sta fra la Terra e il Cielo, l’unica delle arti che riesca a espandersi e a occupare lo spazio, e poi salire, salire, salire…). Adesso trasferisce sul palco di un teatro la musica e le parole e la sua poesia, aumentando ancor più il desiderio di non ammainare la bandiera. Il non arrendersi alle disfatte del mondo. Il connubio che nasce tra la musica e il teatro è celestiale, così com’è energico e reale nel disco che ne forma la colonna sonora, dove non potevano mancare due pezzi storici come “Maciste contro tutti” e “Palpitazione tenue”.

Intervista a Lindo Ferretti

di Gino Steiner Strippoli