Il walzer delle mamme

Novembre 7, 2004 in Spettacoli da Claris

Patrizia PapandreaNella società del terzo millennio, nella nostra società del terzo millennio, quella dei paesi occidentali, in cui tutto sembra essere regolato dalla mancanza di tempo, dal dover fare le cose di fretta, dal guadagnare tanto nel più breve tempo possibile, alcuni valori tradizionali, alcune abitudini secolari immancabilmente vanno perdendosi. Pensiamo alle ‘riunioni giornaliere della famiglia’ a cena, tradizione tipica della civiltà contadina, con genitori, figli, nonni, nipoti, cugini, tutti attorno ad un piatto, magari povero, ma ricco di parole, delle esperienze quotidiane raccontate anche cento volte ed inculcate per osmosi in tutti i partecipanti.

Esempi come questo ce ne sarebbero decine, tutti col denominatore comune del cambio abitudini dovuto all’esasperazione dei ritmi di vita. Tra questi esempi, emerge la caratteristica del cambio di educazione che i figli (quando ci sono!) ricevono. Genitori magari separati e risposati, con conviventi multipli, oppure assenti perché sempre in carriera. Ancora sviscerando l’argomento, tra i rapporti educativi con maggior pathos rientra il rapporto tra madre e figlia. Si tratta di un fulcro del sistema famiglia in quanto una figlia potenzialmente è una futura moglie ed una futura mamma. Si tratta, per una mamma, di dare alla propria figlia una sintesi tra il meglio che lei ha ricevuto come educazione da ragazza, quello in cui crede e che non ha avuto spontaneamente, quello che il momento economico permette, ciò che i comportamenti sociali attuali vincolano.

Scriveva I. Bergman: “…Una madre e una figlia… che sconcertante e terribile combinazione di sentimenti, di confusione, di rovina. Tutto è possibile quando viene fatto in nome della tenerezza e dell’amore…”

Già, perché non si riesce a tenerne traccia facilmente del conflitto tra l’essere donna e l’essere madre, che si manifesta nel difficile rapporto tra madre e figlia, con insicurezze, errori ed incomprensioni reciproche… Forse il problema risiede nella paura di non essere all’altezza della situazione. Le vaghe nozioni che le madri possiedono e i ricordi dei genitori si confondono con i messaggi consumistici della nostra cultura, e alla fine non sanno più cos’è una madre, né quale sia veramente il suo ruolo, educatrice ferrea, amica e confidente, donna indipendente con uno spazio per la figlia…

L’argomento viene analizzato ne “Il walzer delle mamme”, spettacolo della compagnia “Il Teatro da Borsetta (da ventiquattr’ore x gli uomini)”, con Anna Crinò, Elide Donini e Patrizia Papandrea in scena domenica 7 novembre (alle ore 18) e lunedì 8 novembre (alle ore 21) presso L’Espace in via Mantova 38 a Torino nell’ambito della rassegna Marginalia.

Lo spettacolo sviscera le problematiche di sopra in maniera ironica ed avvincente. Avvalendosi di musiche molto varie ed appropriate, la regia propone improvvisazioni, pezzi di teatro, racconti, forse anche qualche nozione approfondita. Il gioco è piuttosto onirico, quasi surreale, poiché ciò che interessa è la crudeltà del messaggio e poiché il materiale scelto è fortemente drammatico…

La rassegna Marginalia, a cura della C.S.D., giunta alla sua settima edizione, ospita spettacoli di compagnie emergenti provenienti da tutta Italia. Quest’anno il ricchissimo calendario si protrae dal 15 ottobre al 28 dicembre 2004.

La C.S.D. (Compagnia Sperimentale Drammatica), fondata da Ulla Alasjärvi e Beppe Bergamasco nel 1971 ad Amsterdam col nome di Mobile Action Artists’ Foundation ha la sua sede all’Espace, in via Mantova a Torino. L’edificio ha importanza storica essendo stato, ad inizio secolo, la sede della Arturo Ambrosio Film che ne fece uno dei templi produttivi del cinema muto. Nel 2001 si è attuata una ristrutturazione completa degli spazi, anche nell’ottica di offrire al mondo artistico-culturale un luogo di riferimento.

Il walzer delle mamme

Domenica 7 novembre ore 18 – Lunedì 8 novembre ore 21

L’Espace – via Mantova 38 – 10153 Torino

Informazioni: tel 011.238.6067 – [email protected]

Ingresso: intero € 10 – ridotto: € 8

Autore/regia: Teatro della Borsetta (da ventiquattr’ore x gli uomini), Torino

Con: Anna Crinò, Elide Donnini, Patrizia Papandrea

Musiche di Renè Aubry, Diamanda Galas, The Alan Parsons Project Depeche Mode, Hector Zazou-Bjork, Mozart a cura di Andrea Franzoso per Masterbitz

di Claris