Il presidente deluso

Dicembre 23, 2001 in Sport da Giovanni Rolle

Dopo la vittoria di mercoledì scorso contro il Parma, i tifosi del Torino si aspettavano che i propri beniamini regalassero loro altri tre punti contro il Venezia fanalino di coda. E invece è arrivata una sconfitta, che brucia ancora di più, in quanto giunta in extremis e da due gravi indecisioni della difesa granata.

Al termine della gara, il presidente Romero commenta laconicamente l’inattesa battuta d’arresto contro i veneti: “Avrei messo la firma per un pareggio, in quanto, a giudicare da quanto si è visto in campo, direi che non ci fossero i presupposti per vincere la partita. Avremmo potuto cambiare il corso della gara in occasione del rigore sciupato da Ferrante, peccato che anche oggi i finali di tempo ci hanno tagliato le gambe. La squadra ha avvertito l’assenza di Asta. Toccherà al mister trovare i correttivi dopo la sosta”.

Ha poca voglia di parlare anche Camolese, il quale recrimina per gli errori in fase difensiva: “Purtroppo abbiamo commesso due ingenuità che ci sono costate care. Non credo tuttavia che il Torino meritasse di perdere; mi sembra che di occasioni da parte nostra ce ne siano state tante. I ragazzi volevano fermamente la vittoria e quando la partita sembrava finita è arrivata la beffa. Questa partita ha dimostrato quanto il campionato sia duro ed incerto, perché tutte le squadre possono vantare dei giocatori di rilievo, come il Venezia, che ha un nazionale come Magallanes ed atri elementi dal valore riconosciuto, come Maniero ed Andersson”.

Il tecnico ha anche risposto ad una domanda sul mercato di gennaio con una frase sibillina: “Non ho mai visto un allenatore rifiutare un giocatore più bravo di quelli che ha. Se ho dato delle indicazioni? Sono sempre le stesse da giugno”.

La sconfitta ha rovinato anche la soddisfazione per la rete dell’autore del momentaneo pareggio granata, uscito nel finale per crampi. “In questo momento l’amarezza per la sconfitta è più forte della gioia per il mio gol, dichiara Comotto. I fischi del pubblico, già nel primo tempo, ci hanno ferito ed anche per questo abbiamo cercato a tutti i costi di vincere la partita”.

Il tecnico dei lagunari Magni gongola invece per il primo successo esterno della sua squadra, anche se la situazione del Venezia resta sempre problematica: “Nel calcio a volte un episodio è sufficiente per determinare l’andamento di una partita ed il rigore di Ferrante poteva cambiare il corso della gara. Abbiamo vinto grazie a due occasioni limpide, giunte da schemi a cui avevamo lavorato per tutta la settimana. Per quanto riguarda la prestazione della squadra, hanno giocato tutti bene, anche se Maniero è la nostra lampadina che accende tutto. L’arrivo di eventuali rinforzi? Per adesso godiamoci il Natale e questa vittoria, del mercato parleremo a gennaio”.

La parola passa al match-winner Pippo Maniero, migliore in campo insieme al portiere Rossi: “Da parte mia credo di aver fatto sempre la mia parte, anche quando non sono riuscito a segnare. Se la squadra riesce ad esprimersi in un certo modo, anche per me le cose diventano più facili. Il Venezia ha giocato bene ed ha avuto anche un pizzico di fortuna, che però noi siamo stati bravi a meritarci, anche se è vero che il Toro ha avuto più occasioni di noi. Nella salvezza credevamo anche prima di questa partita, figuriamoci dopo questa vittoria”.

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di Giovanni Rolle