Il Guardiano al Teatro Erba

Aprile 5, 2001 in Spettacoli da Claris

17123(1)Il guardiano di Harold Pinter, all’Erba dal 3 all’8 aprile, è il nuovo, atteso appuntamento del cartellone “Grande Prosa” di Torino Spettacoli. Ascritto a pieno titolo fra i capolavori del teatro del Novecento, il testo (traduzione di Alessandra Serra) è presentato in una nuova edizione dalla Compagnia I Fratellini, con Marcello Bartoli, Dario Cantarelli e Stefano Assilli, per la regia di Giuseppe Emiliani. Scene e costumi sono di Graziano Gregori.

Il guardiano regala sempre un insieme ingarbugliato di sensazioni, riflessioni spinte sul vero senso dell’esistenza. Chi si comporta in maniera giusta verso se stesso e gli altri? Le persone normalmente considerate consapevoli lo sono veramente o solo perché la maggioranza e le consuetudini sono dalla loro parte? Ciò che nella mentalità comune è anormale, strano, non potrebbe essere più vero, genuino ed umano? Tutti temi sviscerati nella pièce di Pinter.

A proposito de Il guardiano, si racconta che un giorno l’autore ricevette una lettera così concepita: “Caro signore, le sarei molto grata se fosse tanto gentile da spiegarmi il significato della sua commedia. Questi sono i punti che non ho capito: 1) Chi sono i tre uomini? 2) Da dove vengono? 3) Dovrebbero essere tutte persone normali? Ammetterà che se non avrò risposta a queste domande, non potrò mai capire la sua commedia.”

E Pinter rispose: “Cara Signora, le sarei molto grato se fosse così gentile da spiegarmi il significato della sua lettera. Questi sono i punti che non ho capito: 1) Chi è lei? 2) Da dove viene? 3) Dovrebbe essere una persona normale? Ammetterà che se non avrò risposta a queste domande, non potrò mai capire la sua lettera.”

In questo aneddoto stanno racchiusi, sinteticamente, il fascino e la grandezza di questo autore, indocile ad ogni possibile definizione, e la bellezza inquietante e suggestiva di questo testo, carico di una sua densa e sfuggente forza simbolica e metaforica.

La parola al regista Giuseppe Emiliani: “Tre uomini, due fratelli e un guardiano, chiusi in una stanza-arena, conducono una lotta tragica, comica e violenta per sopravvivere, per difendere le proprie sicurezze. In quella stanza-ghetto che sembra proteggere da una realtà esterna ignota, acre, pericolosa, ciascuno di loro, in parte isolato ed estraneo a sé e all’altro, in parte minacciato da oscure forze e diverso, difende lo spazio vitale, inventa identità fittizie dietro la quali nascondere se stesso e il proprio passato, si dibatte fra l’ansia di restare e la voglia di partire, incapace com’è di orientarsi in un mondo che ha spazzato via ogni punto di riferimento sicuro. Ciascuno di loro parla più per nascondere che per svelare e le parole diventano come fili spinati a protezione dell’Io; e guai a sognare, perché proprio il sogno potrebbe rivelare la realtà.”

Racconta Pinter: “Dopo aver scritto Il guardiano, feci un sogno terribile sui due fratelli. Nel sogno la mia casa era andata a fuoco e io cercavo di scoprire di chi era la colpa. Fui condotto per vicoli e caffè di ogni sorta e alla fine giunsi in una stanza interna di un qualche posto e là c’erano i due fratelli del dramma. E io dissi, dunque avete bruciato casa mia. Loro dissero non ti preoccupare, e io dissi ho tutto là dentro, tutto, non capite cosa avete fatto, e loro dissero, va bene, ti ripagheremo, baderemo noi a te…”.

Il Guardiano

Teatro Erba – corso Moncalieri, 241 – Torino

Periodo: dal 3 all’8 aprile

Orario: feriali ore 21 – festivi ore 16

Ingresso: posto unico L. 38.000 (ridotti L. 33.000)

Informazioni: tel. 011.661.54.47; fax 011.661.54.15

Lo spettacolo è compreso nell’abbonamento trasversale “Torino Spettacoli” a 3 spettacoli a scelta: intero L. 72.000; ridotto (giovani e anziani) L. 60.000

di Claris