Il camion intelligente

Maggio 30, 2003 in Technology da Stefania Martini

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Nei giorni scorsi, sulla pista prova di Balocco, è stato presentato ad un folto gruppo di giornalisti provenienti da tutta Europa CHAUFFEUR ASSISTANT, il primo prototipo in grado di operare una guida completamente automatica ed autonoma, ovvero senza bisogno di ricevere informazioni dagli altri veicoli o dall’infrastruttura stradale.

Si tratta di un veicolo prototipale sviluppato in collaborazione tra Centro Ricerche Fiat ed Iveco, nell’ambito del progetto Europeo denominato CHAUFFEUR II, capace di supportare l’autista durante i lunghi viaggi in autostrada, sia dal punto di vista della dinamica longitudinale, sia di quella laterale, in quanto dotato di numerosi sensori e di una sofisticata strategia di controllo.

CHAUFFEUR ASSISTANT è, infatti, in grado di adeguare automaticamente la sua velocità in base alle condizioni di traffico e di tenere una distanza, definita di sicurezza, dal veicolo che lo precede. Contemporaneamente mantiene il centro della corsia, evitando così l’uscita di strada in caso di distrazione, stanchezza o malore dell’autista.

Il controllo longitudinale, (Enhanced Adaptive Cruise Control) adatta la velocità del veicolo industriale in base alle condizioni del flusso del traffico grazie alla presenza di un sensore radar installato sulla parte frontale del truck. Tale dispositivo è in grado di riconoscere se sulla traiettoria che sta percorrendo CHAUFFEUR ASSISTANT si trova un altro veicolo e di fornire informazioni sulla sua velocità e sulla distanza tra i due veicoli.

Queste grandezze vengono opportunamente elaborate dal sistema di controllo ed immediatamente la velocità del truck Iveco viene adeguata, in modo da portarsi alla distanza di sicurezza dal veicolo che precede.

Il secondo aspetto è il mantenimento della corsia (Lane Keeping): in base ai segnali provenienti da un sistema di telecamere in grado di riconoscere le linee di demarcazione della corsia autostradale e di ricostruire la traiettoria, il controllo laterale invia un opportuno comando al sistema sterzante elettronico che, quindi, imposta la direzione del veicolo al posto delle mani dell’autista.

Ed è proprio il comportamento dell’autista la cosa più impressionante a bordo del veicolo CHAUFFEUR ASSISTANT: il driver se ne sta comodamente seduto al posto di guida, con i piedi lontani dai pedali e le braccia conserte, tanto è il sistema di controllo, realizzato dal Centro Ricerche Fiat, che guida il veicolo, agendo sull’acceleratore piuttosto che sul freno, sul cambio e sul volante.

L’autista deve solo pigiare un tasto per attivare la funzione e poi sorveglia, attraverso un display integrato nella plancia, lo stato del sistema, la velocità impostata, se sono riconosciuti degli ostacoli e che dimensione hanno: come in un videogame compaiono e scompaiono quadratini rossi e verdi che rappresentano i veicoli sulla traiettoria o quelli visti ma ininfluenti ai fini della strategia di controllo.

Chiaramente non si pensa di poter fare a meno del ruolo attivo degli autisti sui veicoli industriali del futuro, ma alcuni degli aspetti tecnologici innovativi presenti sul prototipo CHAUFFEUR ASSISTANT costituiscono sicuramente un valido aiuto nell’ottica dell’ottimizzazione dei flussi di traffico e nell’aumento della sicurezza sulle autostrade e potrebbero essere introdotti sul mercato nel medio periodo.Non rimane, quindi, che attendere il giorno in cui il display di bordo, su cui è ricostruito virtualmente lo scenario in cui si muove il veicolo, sarà un oggetto comune sulla plancia del camion e familiare al camionista quasi quanto un poster dei glutei sodi di Jennifer Lopez o del procace decolté di Pamela Anderson.

di Stefania Martini