I Nomadi a San Vittore

Febbraio 13, 2001 in Musica da Redazione

Il mitico gruppo dei Nomadi che, nonostante grandi cambiamenti, è oramai sulla breccia dagli anni ’60 (l’unico componente rimasto sempre all’interno del gruppo è Beppe Carletti), aderisce all’iniziativa “Aspettando Babbo Natale”, organizzata dall’unita’ operativa carceri, con un concerto che si tiene il 21 dicembre a San Vittore a Milano alle ore 12.

Il gruppo emiliano, orfano dal 1992 del suo leader storico Augusto D’Aoglio, negli ultimi anni si sta impegnando in molte iniziative di solidarietà, con concerti di beneficenza e viaggi in diverse parti povere del mondo, ad iniziare dalla tournée a Cuba.

I Nomadi, che hanno recentemente pubblicato il loro ultimo album “Liberi di volare”, aderiscono a questa iniziativa con la volontà di stare vicino alle persone in carcere durante le festività natalizie e con il conforto di poter offrire attraverso la musica un piccolo contributo di serenità.

E’ risaputo, infatti, che questi momenti di gioia collettiva, per i detenuti sono invece i momenti di maggior solitudine ed alta afflizione, con sentimenti di abbandono, caduta della speranza e ritiro affettivo.

L’idea di portare un concerto nelle carceri nasce dalla consapevolezza che la musica sia in grado di aprire canali privilegiati di comunicazione e possa riportare in una dimensione di “normalità” tutti questi ragazzi che vivono in una situazione purtroppo più vicina agli eccessi e agli stordimenti.

E’ risaputo, infatti, anche che la musica è di grande aiuto in terapie che mirano alla cura, sia fisica che psichica, e i detenuti tossicodipendenti sono soprattutto dei malati. Per questo motivo lo storico gruppo è ben contento di portare con la sua musica qualche momento di distensione ai detenuti.

Un concerto, quello che si tiene il 21, che racchiude in un’ora di buona musica i più grandi e leggendari successi del repertorio storico dei Nomadi, da “Io vagabondo” a “Un pugno di sabbia”. Sono in programma anche pezzi tratti dall’ultimo album, tra cui “La vita che seduce”, titolo scelto non a caso per l’occasione, per il forte messaggio di speranza e di ottimismo che porta nel testo: “…forse hai ragione, la notte fa paura, ma siedi accanto al fuoco e il buio si dirada, …il sole arde solo per chi si sa scaldare e s’accende nel buio un’ancora di luce….”.

http://web.tiscalinet.it/nomadi_fans_torino

di Sonia Paolin