I No Fly Zone all’HMA

Maggio 26, 2004 in Spettacoli da Momy

No fly Zone

Ogni tanto incontri persone che ti stupiscono: le vedi sedute almeno 12 ore al giorno (e sottolineo 12!) ad una scrivania superaffollata, condivisa con altri compagni di avventura, intente a picchiettare sui tasti di un computer, a scrivere con precisione certosina su quaderni rigorosamente a quadretti, a definire procedure…

Poi, per caso, in un bar deserto alle tre del pomeriggio (già, perché quando si lavora gli orari canonici non esistono..), scopri che dietro ad una di queste persone si nasconde un batterista!

Scoperta piacevole, in un certo senso “umanizzante”. Cioè anche lui, così tranquillo e pacato, ha bisogno di una valvola di sfogo! E quale migliore fuga dalla monotona realtà quotidiana può essere quella di fare musica? Di disegnarla, crearla, plasmarla, modellarla, testarla (e chi meglio di lui potrebbe farlo????) e finalmente suonarla…

In casa, in uno studio di registrazione, per pochi amici oppure, come in questo caso, davanti alla folla urlante dell’Hiroshima, il locale torinese più “in” per tutti gli amanti della musica, quella vera, quella dura. Come quella dei No Fly Zone, appunto, che sabato sera saranno impegnati nella finale regionale di Emergenza, festival nato a Roma il 3 febbraio 1990 ad opera di alcuni gruppi rock romani, che avevano deciso di organizzare un concerto insieme per fare decidere al pubblico chi di loro fosse il più efficace.

Dal 1990 il festival ha fatto molta strada, e oggi è una delle principali vetrine per tutti i gruppi emergenti europei. Tanto è vero che dai sette partecipanti alla prima edizione, è giunto agli oltre 1850 dell’ultima. La grande svolta del festival si ha nel 1996, quando gli orizzonti si allargano dall’Italia all’Europa: la prima città estera ad essere coinvolta è Parigi, a cui fanno seguito l’anno successivo Londra, Amsterdam, Amburgo, Monaco di Baviera e Bruxelles.

Allo stato attuale “EMERGENZA FESTIVAL” rappresenta il maggiore tra tutti i festival europei per bands emergenti, ma contemporaneamente, con i suoi 180 addetti presenti in 22 città europee, le sue 30 sedi, i suoi rapporti con centinaia di radio, giornali, sale da concerto, clubs, strutture tecniche locali e società di diritti d’autore e di edizioni si pone anche come una delle più grandi e solide organizzazioni internazionali operanti nel campo dello spettacolo.

Emergenza Festival

Finali regionali

Sabato 29 maggio 2004

Hiroshima mon amour

Via Bossoli 83

Ingresso ufficiale 15 Euro, in prevendita-fan 6 Euro.

I No Fly Zone

Il progetto N.F.Z. prende definitivamente forma nell’aprile 2003 a Torino. La band si definisce “ABSOLUTELY ROCK” non solo come genere musicale, ma anche come filosofia di fondo. Per questo motivo non e’ difficile incasellare la loro musica: musica da ballare, cantare, farci l’amore o semplicemente da ascoltare in macchina. Il primo demotape “NO FLY ZONE”, registrato a Luglio del 2003 ci presenta la band in gran spolvero con la line-up definitiva che vede l’ingresso di Mr. Dave Bosco alla voce dopo 9 mesi di faticose audizioni. Le melodie sono dirette, spontanee e spiritualmente solari, raccontano il vivere quotidiano e il sogno di un futuro migliore. I piani futuri vedranno la band lavorare sull’ampliamento del proprio repertorio, continuando a suonare in diversi locali torinesi, sempre accompagnati dal calore del pubblico e dalla volontà di rivalutare un genere musicale magnifico che non ha mai perso la propria spinta vitale e che non finirà mai di scaldare le nostre anime. So let’s ROCK brothers & sisters!

I componenti della band

Stefano Tateo

Marco Cappati –

Stefano Palmieri –

Marco Cappati – Batteria / Voce

La sua esperienza musicale nasce come chitarrista a circa 7 anni, quanto il fratello maggiore – anche lui chitarrista – lo incitava a cominciare e lo invitava ad accompagnare i suoi assoli.

Sempre suo fratello lo ha aiutato nella navigazione musicale di quel tempo, spaziando tra i più grandi nomi del rock anni 60 e 70. Sono così rimasti indelebili nella sua formazione gruppi celebri come Yes, Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd, Genesis…

A circa 14 anni, casualmente, per la mancanza di un componente del gruppo musicale di una festa popolare, prova a suonare la batteria. Nasce una passione che continua a durare ancor oggi.

Davide Bosco – Voce

La musica non poteva non essere parte integrante della sua vita: suo padre – a sua volta chitarrista in una band degli anni 60 – gli faceva ascoltare musica già all’età di quatto anni, dai Rolling Stones ai Toto, passando per Springsteen fino ad Ivan Graziani e Battisti!

Cresciuto con il rammarico di aver iniziato un po’ tardi a suonare strumenti (come tastiera e chitarra) milita a 16 anni in diversi gruppi underground, fino ad arrivare a far parte di una band con cui farà le prime esperienze che andranno avanti per sei anni.

Non ama catalogare la musica e l’ascolta senza distinzione di generi, ma le grandi sensazioni emotive e le forti vibrazioni che il rock gli dà, fanno sì che il suo grande sogno resti quello di poter girare le città del mondo con la sual band, suonando le proprie canzoni.

Ama inoltre creare “colonne sonore” con la sua amata tastiera.

Stefano Tateo – Basso / Voce

E’ il 1982 quando ascolta per la prima volta “Never mind the bollocks” dei Sex Pistols. Folgorazione totale!

Nulla sarà più come prima per un kid di 13 anni che ha fretta di scrollarsi di dosso l’educazione legnosa ricevuta in 10 anni di permanenza all’estero, sotto un regime militare.

Ed ecco arrivare i CLASH, l’unico vero amore musicale. Saranno loro a plasmarne lo stile che si può ritrovare a tratti in alcune composizioni della band.

Stefano Palmieri – Chitarra / Voce

…tutto incominciò con l’uscita dell’album “Kiss Unmasked” nel 1980.

Proprio in quell’anno mio fratello maggiore acquistò quel “33 giri” che mi fece “girare” la testa quando avevo appena 10 anni.

Da allora è nato l’amore per la chitarra, per il rock e il desiderio di poter formare una rock-band degna dei miei idoli (Kiss, Van Halen, …).

Mi piace la musica, mi piace fare musica (le note giuste al posto giusto…), non credo esista qualcosa di più bello e coinvolgente…

Giorgio Guarise – Chitarra / Voce

di Momy