I Mercury Rev all’Hiroshima

Aprile 15, 2002 in Spettacoli da Redazione

30382Con 6 album pubblicati e una decina di anni di carriera alle spalle arrivano all’Hiroshima i Mercury Rev. La band di Buffalo, impegnata in Italia in una breve tournée di 4 date insieme agli Afterhours, sarà a Torino il 16 aprile accompagnata dai Doves.

In contemporanea al tour, esce, in una edizione limitata in doppio CD l’ultimo lavoro della band: “All Is Dream” (2001) che prevede brani inediti, video e performance dal vivo. Alla realizzazione dell’album avrebbe dovuto collaborare Jack Nitzsche, produttore di star internazionali del rock come Rolling Stones e Neil Young. Nitzsche scompare il 25 agosto del 2001, una settimana prima dell’inizio della registrazione dell’album. “All is dream” si trasforma in un omaggio al produttore, la cui impronta è palpabile negli arrangiamenti, a volte oltremodo barocchi, e nell’impiego di una vasta sezione di archi in contrapposizione al suono delle chitarre.

30381(2)Le distorsioni noise-pop ricamate da trombe, chitarre e flauti creano un atmosfera di grande suggestione sulla quale irrompe la voce di Jonathan Donahue, piuttosto convincente nei momenti di abbandono struggente.

Il percorso intrapreso dalla band è chiaro, rispetto alla verve rumoristica degli esordi, confermando la svolta musicale di “Deserter’s Songs” (che ha portato la notorietà ai Mercuri Rev), ci vengono presentate sonorità meno ruvide e stridenti, in favore di un pop sempre più raffinato esaltato da migrazioni psichedeliche.

Una miscela efficace, capace di avvicinare il pubblico che può godere del minimalismo di canzoni come “Lincoln’ Eyes” e “Spiders and Flies” così come dei virtuosismi pop di “The dark is rising”.

Per informazioni

http://www.hiroshimamonamour.org

di Francesco Milanesio