Grande rimonta bianconera

Settembre 29, 2002 in Sport da Giovanni Rolle

Questa volta non è stata una marcia trionfale, ma alla fine i tifosi della Vecchia Signora hanno ugualmente lasciato gli spalti del Delle Alpi felici ed emozionati. Dopo due netti successi nelle prime due giornate di campionato, contro Atalanta ed Empoli, la Juventus si è fatta imporre il pari al Delle Alpi da un Parma disposto molto bene in campo dal suo allenatore Prandelli.

I bianconeri, che hanno probabilmente pagato le fatiche del trionfale 5-0 di martedì scorso in Champions League, sono comunque riusciti ad acciuffare per i capelli in insperato pareggio nel finale, recuperando due reti di svantaggio agli emiliani, i quali, per il gioco mostrato e per le occasioni avute, hanno molto da recriminare per la mancata vittoria.

Fin dalle prime battute, i giocatori di Prandelli hanno fatto capire di non essere per nulla intenzionati a recitare la parte della vittima sacrificale di fronte ai campioni d’Italia. Pressisng asfissiante sui portatori di palla bianconeri e trio Nakata-Adriano-Mutu in avanti sono le armi dei gialloblù che tengono botto agli avversari imprimendo alla partita un ritmo altissimo. Al 9’ Mutu semina il panico in area bianconera, mettendo al centro un cross che obbliga Thuram a rifugiarsi con un po’ di affanno in area.

La replica dei bianconeri però non si fa attendere ed al quarto d’ora, sugli sviluppi di un calcio d’angolo tirato sul portiere da Del Piero, Ferrara per poco non porta in vantaggio i torinesi. Poco dopo tocca a Nedved spaventare i circa mille tifosi emiliani accorsi al Delle Alpi. Entrambe le squadre spingono alla ricerca del gol ed al 20’ è la volta di Adriano, la cui insidiosa girata in area viene respinta in corner da Buffon. La mano di Prandelli si sente: il suo Parma gioca bene a si assiste ad una partita con continui capovolgimenti di fronte. Al 23’ Adriano e Mutu si trovano a meraviglia e soltanto l’intervento provvidenziale di Ferrara, in anticipo sul brasiliano, riesce a salvare la porta juventina dalla conclusione a botta sicura del giocatore ospite. Al 36’ tocca alla Juve: un colpo di testa di Del Piero su corner battuto da Nedved mette paura ai tifosi avversari.

Nell’intervallo Lippi sostituisce un Davids lontano parente dello strepitoso giocatore ammirato contro gli ucraini inserendo al suo posto Tudor. Il primo spunto della ripresa è un’offensiva di Di Vaio, il quale serve Nedved: Frey deve esibirsi in un bell’intervento in tuffo per sventare il gol del giocatore ceco. Al 16’ un brivido corre lungo le schiene dei tifosi della Vecchia Signora, quando un’avventata uscita di Buffon spalanca la porta a Mutu, il quale però sciupa un’incredibile occasione a rete sguarnita. I sostenitori parmigiani fanno gli scongiuri, pensando alla regola non scritta del gol sbagliato-gol subito. Ma sulla Juventus aleggia come un’ombra malefica lo spettro di Nakata. E il giapponese si conferma bestia nera dei bianconeri, siglando la rete del vantaggio emiliano al 20’. Poco dopo, il Parma avrebbe l’occasione per chiudere la partita in contropiede, ma Mutu, ancora lui, pecca di egoismo, tentando un’improbabile conclusione personale anziché chiudere la triangolazione con Adriano, meglio piazzato del rumeno.

Quando il cronometro segna la mezz’ora esatta, Buffon strappa un’ovazione dal pubblico del Delle Alpi: l’ex portiere gialloblù, già grande protagonista in coppa, salva la sua squadra dalla debacle, respingendo prima su Brighi, lanciatosi in contropiede, poi su Nakata. Al 35’ Nakata ruba palla a Tudor a centrocampo e il Parma può nuovamente lanciarsi in contropiede e questa volta Mutu non sbaglia, servendo Adriano che non può fallire il gol davanti a Buffon. Il croato riscatta parzialmente l’errore incornando alle spalle di Frey la rete della speranza bianconera sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I giocatori bianconeri si precipitano a raccogliere il pallone in fondo alla rete e nel parapiglia, nel corso del quale succede di tutto, viene espulso Lamouchi, forse il giocatore meno colpevole.

Anche in una serata storta l’indomito cuore bianconero salva la Juve dalla sconfitta. Allo scadere dei cinque minuti di recupero, Del Piero mette a segno la rete dell’insperato pareggio. Ma sul gol del pareggio bianconero grava l’ombra di un fallo di mano di Pinturicchio non ravvisato dal guardalinee. Anche dopo il fischio dell’arbitro, i giocatori emiliani circondano il direttore di gara e proseguono le proteste veementi degli ospiti, furiosi per il pareggio-beffa subito in extremis, quando la vittoria sembrava ormai acquisita. Negli spogliatoi sia Prandelli che Lippi glissano sugli argomenti “caldi”, ma si prepara ugualmente una settimana di roventi polemiche.

Juventus-Parma 2-2

  • Juventus: Buffon 6.5, Thuram 6, Ferrara 5, Iuliano 5, Birindelli 5 (10′ st Zenoni 5.5); Camoranesi 5 (20′ st Salas sv), Tacchinardi 5, Davids 5.5 (1′ st Tudor 6); Nedved 6; Del Piero 6.5, Di Vaio 5. All: Lippi. A disposizione: Chimenti, Fresi, Baiocco, Zambrotta.

  • Parma: Frey 6, Benarrivo 6.5, Bonera 6.5, Ferrari 6.5, Junior 6; Filippini 6.5 (40′ st Bresciano sv), Lamouchi 6.5, Brighi 6.5, Nakata 7; Adriano 7 (35′ st Bonazzoli sv), Mutu 6 (44′ st Donati sv). All: Prandelli. A disposizione: Taffarel, Cannavaro, Siviglia, Gresko.

  • Arbitro: Cassarà di Palermo 5.5.

  • Reti: 20′ st Nakata, 35′ st Adriano, 42′ st Tudor, 49′ Del Piero.

  • Note: espulso Lamouchi al 42′ st; ammoniti Brighi, Mutu e Ferrari.

    di Giovanni Rolle