Gli insospettabili

Maggio 18, 2006 in Spettacoli da Roberto Canavesi

Gli insospettabiliPer un gruppo teatrale è sempre sintomo di vitalità e vivacità artistica il desiderio di volersi confrontare con testi inediti, o comunque non di repertorio, accollandosi il rischio di esposizione a comprensibili rischi: in questa direzione la compagnia torinese Accademia dei Folli, diretta da Carlo Roncaglia, merita a prescindere dalla resa scenica un indubbio elogio per il coraggio con cui si cimenta in “Gli insospettabili”, la commedia noir di Anthony Shaffer, scritta nel 1970, e resa celebre dalla versione cinematografica di Joseph Mankiewicz.

Pregevole l’intento, e buono il prodotto finale, per uno allestimento che, nelle due ore di spettacolo, si rivela essere una meticolosa partita a scacchi sul destino umano tra due uomini dall’ambigua personalità.

Da un lato Andrew Wyke, affermato scrittore di gialli ed appassionato di giochi; dall’altro Milo Tindolini, agente di viaggi di origini italiane al centro di un’esistenza grigia ed anonima, entrambi impegnati a contendersi una misteriosa donna di nome Marguerite, moglie di Wyke ed amante di Tindolini.

Un sottile gioco al massacro che intreccia realtà e finzione in un succedersi di colpi di scena tra furti progettati, omicidi immaginati, travestimenti accurati: gli ingredienti sono quelli tradizionali della tradizione gialla, per l’occasione arricchiti da quella componente “psicanalitica”, di indubbia matrice anglosassone al pari di un sottile humour, che contribuisce a far continuamente oscillare la piéce tra un registro “da commedia” ad un altro più vicino al “dramma grottesco”.

Una lotta che alla fine non premierà nessun vincitore, al contrario, forse, servirà solo a mettere in luce la solitudine e l’ineluttabilità di un tragico destino che tende a soffocare gli stessi protagonisti, vittime del loro desiderio di sopraffazione e di una cieca, quanto evidente, vacuità esistenziale.

In scena Enrico Dusio e Lorenzo Bartoli, diretti con misura da Carlo Roncaglia, sono al giusto ispirati nei panni dei due protagonisti, rispettivamente un Andrew Wyke snob ed altero in una crescente ambiguità, ed un Milo Tindolini in apparenza dimesso, ma in realtà fortemente impegnato nel personale progetto di vendetta.

Completano il cast Sax Nicosia e Donato Stolfi per una serata segnata dai meritati applausi del pubblico.

“Gli insospettabili”, di Anthony Shaffer.

Uno spettacolo della Compagnia Accademia dei Folli, con la regia di Carlo Roncaglia.

Torino, Teatro Gobetti, fino a domenica 21 maggio.

Per informazioni:

www.teatrostabiletorino.it

di Roberto Canavesi