Follia al femminile

Marzo 5, 2002 in Spettacoli da Stefania Martini

25529(1)Formata da solo donne, giovanissime, provenienti dall’Accademia Nico Pepe, ‘Teatro della Sete’ è alla sua prima rappresentazione teatrale e sul palco si presentano cinque componenti della compagnia.

“Segni” ha preso spunto da un saggio della psichiatra – psicanalista – psicoterapeuta francese Marie-France Hirigoyen intitolato ‘Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro.’ (edito in Italia da Einaudi) nel quale vengono descritte le violenze (psicologiche e fisiche) cui sono sottoposti gli individui, in particolare le donne, sia in famiglia che, soprattutto, nell’ambiente lavorativo.

Altri testi da cui lo spettacolo ha tratto ispirazione sono di Alda Merini, poetessa milanese che ha avuto un passato segnato da anni trascorsi in un ospedale psichiatrico, e di Slavenka Drakulic, giornalista e scrittrice croata.

Nel suo drammatico libro ‘Come se io non ci fossi’ (Rizzoli) la Drakulic descrive la guerra, una sporca guerra etnica, l’odio di chi fino al giorno prima viveva nella stessa città, sulla stessa terra; vicini di casa, amici forse che quasi all’improvviso si scoprono nemici mortali e si scatenano con una violenza animalesca contro la parte più debole della popolazione.

Le donne poi, se scampate ai massacri, sono state quelle più vergognosamente offese. Stupri collettivi, violenze di ogni genere, umiliazioni profonde che una vita non riuscirà a cancellare.

E Slavenka è anche il nome della protagonista di “Segni”: una giovane donna prigioniera della sua casa, ossessionata dalle sue bambole, che cura maniacalmente ogni giorno, tutti i giorni.

Fino a che, un giorno, quelle stesse bambole si animano, prendono vita, per denunciare a loro volta le violenze, le angherie, le sopraffazioni cui sono state sottoposte nel corso della loro esistenza.

Fino alla liberazione finale.

Segni/ 5 + Una

Teatro Juvarra.

via Juvarra 15 – Torino

dal 6 all’8 Marzo, ore 20.45.

Informazioni: tel. 011.540.675

e-mail: [email protected]

di Stefania Martini