Festival delle Colline

Giugno 26, 2003 in Spettacoli da Roberto Canavesi

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Parla francese, nel fine settimana, il Festival delle Colline diretto da Sergio Ariotti in pieno svolgimento in alcuni spazi, convenzionali e non, del territorio cittadino: ad ospitare gli appuntamenti di venerdì e sabato sarà il Centre Culturel di via Pomba dove sono in programma due testi di Fabrice Melquiot, “Le laveur de visages” e “Veux-tu?”, novità assolute per l’Italia che consentiranno di scoprire un giovane autore transalpino già tradotto in molti paesi e vincitore di prestigiosi premi radiofonici per la messa in onda dei suoi copioni. “Il teatro per me<(i> – scrive Fabrice Melquiot – si colloca nel punto di contatto tra il mondo e l’intimità che tento di cogliere attraverso una storia e dei personaggi, cercando un equilibrio tra politica e poetica: lotto perché la poesia si impossessi del mondo, la creazione si confronti con ciò che la società ha distrutto delle nostre interiorità”. Partendo da queste premesse teoriche, il giovane autore francese ha realizzato i due testi in cartellone, rispettivamente un originale ritratto-monologo di un fallimento umano con quello di Samuel Simorg, protagonista di “Le laveur de visages”, ed un collages di canzoni, appunti di viaggio, frammenti e poesie come “Veux-tu?”: comune denominatore dei due allestimenti l’idea che ogni individuo sia portatore di un rapporto poetico con la vita, talvolta offuscato ed un po’ annebbiato. “Il teatro – conclude Melquiot – è per me un arte collettiva. Un testo teatrale è come un bambino, cresce con te, ma continua la sua vita con altri. Scrivo per il teatro per potermi stupire di ciò che vi coglieranno un regista, degli attori, il pubblico”.

Dopo la parentesi francese il Festival, a partire da domenica 29, riacquista il proprio carattere originario di rassegna itinerante per castelli e ville della collina torinese: primo appuntamento esterno dell’edizione 2002-2003 è con la premiata coppia Scimone-Sframeli ed il loro “Nunzio”, il pluripremiato spettacolo con la regia di Carlo Cecchi da cui è stato tratto il film Due Amici vincitore nel 2002 del Leone del futuro alla Mostra del Cinema di Venezia: un atto unico con due personaggi, Nunzio e Pino, figure di meridionali emigrati al nord in cerca di fortuna. Nunzio è un operaio, Pino un killer e si trovano a condividere un appartamento in una non meglio precisata città del nord: la vicenda si svolge nell’arco di una giornata e verte sulla “scoperta” da parte di Pino, reduce da un sanguinoso omicidio, del precario stato di salute del compagno. Nasce un dialogo-confronto sulla solitudine, sull’emarginazione, sul desiderio di ribellarsi ad uno status non immaginato e che, gioco forza, ci si trova a subire in maniera passiva: tra i due interlocutori si fa strada l’idea di una morte che se per Nunzio acquisisce la forma delle letali polveri che si trova ogni giorno a respirare, per Pino ha i connotati del quotidiano rischio che la sua “attività lavorativa” gli prospetta.

Un serrato confronto dialogico in dialetto messinese per una pagina di teatro dall’alto contenuto emotivo ed emozionale: si riflette e si discute sulla vita, ma si arriva anche a sorridere grazie ad effetti comici di grande fluidità e di sicura ed immediata presa sul pubblico.

Le laveur de visages

Centre Culturel

venerdì 28 giugno ore 21.30

di Fabrice Melquiot con Thierry de Peretti. Uno spettacolo del Programma AFAA “Un acteur, un auteur

Veux-tu?

Centre Culturel, venerdì 28 giugno

ore 21.30.

di Fabrice Melquiot con Philippine Leroy-Beaulieu, Jefferson Lembeye e Fabrice Melquioti

Nunzio

Castello di Castagneto Po

domenica 29 giugno ore 21.30.

Prenotazione biglietti allo 011.5169.484.

di Spiro Scimone: con Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Scene di Sergio Tramonti, regia di Carlo Cecchi

di Roberto Canavesi