L’anfiteatro di Verona (il cui nome latino Arena curiosamente trae origine dall’usanza di coprire di “sabbia” la porzione di terreno in cui avevano luogo i giochi e gli spettacoli), un tempo sede di combattimenti fra gladiatori e di venationes (cacce), iniziò la sua lunga tradizione operistica nel 1913 con la rappresentazione di “Aida” per celebrare la ricorrenza del centenario della nascita di Giuseppe Verdi, il grande compositore di Le Roncole (Parma). Da allora è divenuto, insieme alla Scala di Milano (e, in piccola parte, al nostro Regio di Torino), un luogo di ritrovo imperdibile, con i suoi oltre 22000 posti disponibili, per chi ama la lirica, in una cornice suggestiva che nessun altro teatro riuscirà mai ad eguagliare.

Quest’anno la stagione estiva Areniana 2003 aprirà il prossimo 21 giugno e proseguirà fino al 31 agosto con l’allestimento di cinque famosissime opere, cui si aggiungerà una Serata di Gala conclusiva, per un totale di 49 spettacoli complessivi. L’inaugurazione spetterà ad un nuovo allestimento della Turandot di Puccini (repliche 28 giugno – 5,12,19,23,26 luglio – 2 agosto), assente dall’Arena dal 1995, di cui regia, scene e costumi saranno affidati a due artisti Russi, Yuri Alexandrov e Viacheslav Okunev. Protagonisti saranno invece Giovanna Casolla, Andrea Gruber, Aldo Bottio, Giuseppe Riva e il tenore argentino Josè Cura.

Verranno quindi ospitati altri capolavori quali: