Esseri surreali banchettano a Piacenza

Giugno 17, 2002 in Medley da Sonia Gallesio

31224Numerose sono le isole del sogno, luminose nella nebbia padana: la mente sale ad altezze vertiginose…

[Vittorio Sgarbi]

Tutto porta a credere che esiste un punto dello spirito dove la vita e la morte, il reale e l’immaginario, il passato e il futuro, il trasmissibile e l’intrasmissibile, l’alto e il basso, smettono di percepirsi contraddittoriamente. Invano si cercherebbe nell’attività surrealista un altro movente oltre la speranza di determinare quel punto…

[Breton, 1930, secondo Manifesto del Surrealismo]

A volte sono portata a pensare che il surreale sia più reale della realtà. Cosa c’è, in fondo, di più intimo, legittimo ed autentico di una paura, di un sogno o della trasfigurazione di un qualsivoglia moto interiore? Il surrealismo, parallelamente alle spedizioni investigative nelle profondità umane organizzate – al tempo – dalla neonata psicoanalisi, è un ribollire di sensazioni, uno sfrecciare nell’aria di emozioni e di meteore calde di intuizione. Ufficialmente il movimento surrealista nasce a Parigi nel 1924, ma è nel 1918 che Apollinaire, osservando le tele ferraresi di de Chirico, utilizza per la prima volta il termine ‘surreale’ riferito ad un’opera d’arte. Proprio in territorio padano – da Torino a Ferrara, passando per la Milano di Wildt – si sviluppa nei creativi del periodo un’esigenza nuova, che li spinge a superare i limiti imposti dalla vista per danzare a braccetto col sogno, sfidando la paura e nutrendosi di invenzioni fantastiche. Elemento comune della ricerca dei maggiori esponenti (veri e propri “astronauti dello spirito”, come ben li definisce Nietsche) è senza dubbio una rappresentazione della realtà arguta e sensibile, al di là dei canoni interpretativi convenzionali. La mostra Surrealismo padano, curata da Vittorio Sgarbi, è da considerarsi una tra le iniziative piacentine più rilevanti degli ultimi tempi. Ancora fino al 23 giugno, nel prestigioso salone di Palazzo Gotico, sarà possibile imbattersi in esseri venuti dal mondo dell’ombra, creature inquietanti, civette dallo sguardo circospetto, teschi, lucertole e serpenti, oggetti pulsanti di passato.

31223Scopriamo volti addolorati (Un Huerfano e Pensiero, Domenico Rambelli), teatrini maliziosi e streghe volanti, demoni che fanno capolino da dove non immagineremmo mai (Gianfilippo Usellini, Ricordo della Prima Comunione e La preghiera) e scheletri sogghignanti che dondolano appesi a tende di velluto (Italo Cremona, Allegoria, 1951). La morte sembra respirare in modo ritmato e profondo dietro un buon numero di dipinti, spirito beffardo aggrappato ad una cornice o ancora strisciante sul pavimento, rasente le pareti. L’omaggio di Fabrizio Clerici all’opera Isola dei morti di Arnold Bocklin si rivela più che mai opportuno: quale luogo potrebbe apparirci più surreale di quella porzione di terra inquietante e sospesa, evocativa di seduzioni ossianiche, specchio di una sgomentata condizione interiore? Impossibile non menzionare, tra la moltitudine di pezzi raccolti, gli impareggiabili lavori di Enrico Colombotto Rosso, le incisioni Il bacio e Il re peste di Alberto Martini, l’ampia tela Baruffa di Astolfo De Maria e Dopo l’orgia di Cagnaccio di San Pietro. Tra le sculture, da ricordare l’opera lignea I fiori della notte di Luciano Minguzzi, le terracotte del mantovano Albano Seguri ed il capolavoro plastico Carattere fiero – Anima gentile, indimenticabile gemma marmorea di Adolfo Wildt. Sul dipinto Teschio con sessanta mosche di Maurizio Bottoni leggiamo: L’hanno data per morta molte volte / E lei se la ride / Come queste ossa con un’anima, nervi, muscoli e carne possono rivivere / così ogni volta la pittura. Sì, la pittura non morirà mai… e, rivestendosi di sempre nuove suggestioni, continuerà a tradurre i nostri sogni, le nostre gioie e i nostri peggiori incubi.

Surrealismo padano da de Chirico a Foppiani, 1915-1986

Piacenza, Palazzo Gotico

Dal 09 marzo al 23 giugno 2002

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00

Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 4,00.

Catalogo: edito da Skira

Per informazioni: 0523 384849

di Sonia Gallesio