Donne informate sui fatti

Gennaio 2, 2007 in Libri da Marcella Trapani

Titolo: Donne informate sui fatti
Autore: Carlo Fruttero
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: € 16,50
Pagine: 196

donne informate sui fatti - FrutteroL’autore

  • Lo scrittore C. Fruttero firma un nuovo successo letterario, Donne informate sui fatti, primo lavoro letterario dopo la morte di F. Lucentini, suo partner di scrittura, morto suicida nel 2002. Insieme a Lucentini, Fruttero ha firmato decine di romanzi e saggi, tra i più noti La donna della domenica (1972), A che punto è la notte (1979), Il palio delle contrade morte (1983), L’amante senza fissa dimora (1986).

    Dopo la morte del suo collega-amico, Fruttero aveva confessato di non riuscire più a scrivere. Ma forse l’istinto a raccontare è stato più forte e lo scrittore ha ripreso “la plume” per firmare questo nuovo romanzo che a pochi mesi dall’uscita in libreria è già ai vertici della classifica dei libri più venduti nel nostro paese.

    La storia

  • Donne informate sui fatti narra di un omicidio avvenuto a Torino e descritto da punti di vista diversi corrispondenti a diversi personaggi femminili: la bidella, che ha ritrovato il cadavere della vittima, la barista, la cronista di una tv locale incaricata di fare un servizio sull’omicidio, la carabiniera che segue il caso, l’amica di famiglia, la figlia del vedovo. La vittima è una giovane rumena, Milena, un’ex prostituta che, dopo il recupero sociale in una comunità di Vercelli, si rifà una vita lavorando come baby-sitter in varie famiglie-bene di Torino. Presso una di queste conosce un uomo, un ricco banchiere vedovo, che si innamora di lei e finisce per sposarla. Pochi mesi dopo il matrimonio Milena viene ritrovata cadavere in un fosso nei pressi di Mirafiori, vestita con la sua vecchia “divisa” da battona: minigonna a colori vivaci, calze a rete, scarpe con la zeppa e trucco violento. L’assassino (o gli assassini), dopo averlo uccisa, l’ha vestita in questo modo. Ma perché e soprattutto chi aveva interesse a ucciderla?

    Il commento

  • Il lettore viene coinvolto in un mistero sempre più fitto attraverso la testimonianza di otto donne, ciascuna delle quali ha visto e sentito una parte dei fatti ed espone la “sua” verità sulla vicenda.

    Nel romanzo, dedicato alle sue figlie, Fruttero fa parlare solo figure femminili rivelando una grande sensibilità alla psicologia delle donne. Ma queste donne sono circondate da uomini e li descrivono in maniera indiretta: il banchiere, il collega della carabiniera, il guardiaspalle tuttofare della comunità di recupero per le prostitute, il fidanzato della barista. Uomini visti attraverso gli occhi delle donne, uomini che, secondo l’autore, quando pensano e riflettono sono meno pungenti e meno interessanti delle donne. In realtà la loro diversità dalle donne- narratrici non li rende però meno sfaccettati come personaggi. Soprattutto la figura di Giacomo, il banchiere che ha sposato Milena, è ben delineata attraverso le parole di Beatrice, amica sua e della sua prima moglie, e da sempre innamorata di lui. L’amore di Giacomo per la giovane rumena, che supera anche la prova della rivelazione della vecchia vita di Milena, sarà la causa indiretta della morte di lei

    di Marcella Trapani