Don Pasquale

Aprile 6, 2009 in Spettacoli da Stefano Mola

Serena GamberoniDopo Rossini, Donizetti. Dopo il Mustafà gabbato in l’Italiana in Algeri, tocca a Don Pasquale. L’opera buffa che il compositore bergamasco musicò su un libretto scritto in cooperazione con Giovanni Ruffini, ispirato a un libretto di Angelo Anelli, andrà in scena con prima esecuzione Martedì 14 Aprile (ore 20:00).

L’allestimento è quello che Ugo Gregoretti fece nel 1988 in una coproduzione con il Grand Théâtre di Ginevra, ripreso al Regio nel 1998 e successivamente proposto anche a Bergamo e a Lucca. Un Don Pasquale dove Roma si fa protagonista con i suoi spazi aperti (e che a suo tempo fu bacchettato da Massimo Mila: leggetene il ricordo nell’intervista che il regista ha concesso a Sistema Musica). Le scene e i costumi sono d’un altro maestro del teatro, il grande Eugenio Giglielminetti.

Sarà un piacere vedere a capo dell’orchestra un giovanissimo talento: Michele Mariotti. Pesarese, classe 1979, diplomato in composizione al conservatorio “Rossini” di Pesaro, e con il massimo dei volti e la lode in direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida di Donato Renzetti. Nel settembre 2005 ha fatto il suo debutto operistico dirigendo Il Barbiere di Siviglia di Rossini. È direttore principale del Teatro Musicale di Bologna. Maestro del coro sarà Claudio Fenoglio.

Ora, venendo invece (o finalmente, vedete voi) all’opera, c’è da dire che ci sono alcune storie che funzionano sempre. Sono i meccanismi classici, oliati sin dai nostri nonni latini. C’è un vecchio che non vuol star nei panni della sua età e che entra in conflitto con un giovane, ovviamente per questioni amorose. Evidentemente, il problema del conflitto generazionale non l’abbiamo inventato in questa nostra contemporanea Italia, dove se non hai almeno sessantanni è come se fossi appena uscito dall’asilo. Il fatto è che i personaggi dell’opera sono più fortunati, soprattutto quelli maschili, visto che al loro fianco possono contare su donne in grado di tenere ben salde le sorti della trama (e che questa sia una sublimazione del ruolo subalterno in cui viene purtroppo tuttora relegata l’altra metà del cielo?).

Abbiamo appena visto di cosa è stata capace Isabella in terra d’Algeri, ed ecco qui Norina. La trama in due parole: Don Pasquale vuole cacciar via di casa in nipote Ernesto, perché costui non vuole sposare una ricca zitella a lui destinatagli, battendo il suo cuore per la già citata Norina. Già che c’è, oltre a diseredare il nipote, lo zio decide che vivere in sue è meglio. Pertanto chiede all’amico Malatesta di trovargli una moglie. L’amico è un amico fino a un certo punto: sotto le mentite spoglie di una certa Sofronia, gli fa sposare in finte nozze Norina. Di lì in avanti, ecco spese folli, dispendiose feste in casa, lettere compromettenti circa una sua relazione extraconiugale. A questo punto Don Pasquale ritorna sulle sue posizioni: acconsente alle nozze del nipote pur di allontanare la moglie che lo ha minacciato di lasciarlo all’annuncio dell’arrivo in casa di un’altra donna. Voilà: Ernesto convola a nozze con Norina e vissero tutti felici e contenti.

Nel cast, i migliori cantanti dell’ultima generazione, con un veterano del calibro di Roberto Scandiuzzi che, dopo i successi nei ruoli tragici, affronta per la prima volta il personaggio buffo di Don Pasquale. La parte di Ernesto sarà affidata a Francesco Meli, tenore in grande ascesa. Norina sarà interpretata da Serena Gamberoni, giovane soprano dalla voce agile e leggera, moglie nella vita di Francesco Meli. Infine il baritono Gabriele Viviani, per la prima volta al Regio, vestirà i panni del Dottor Malatesta, ruolo a lui particolarmente congeniale. Nel corso delle recite si alterneranno nei ruoli principali Carlos Chausson (Don Pasquale), Bruce Sledge (Ernesto), Daniela Bruera (Norina) e Massimo Cavalletti (Dottor Malatesta).

Il Don Pasquale sarà trasmesso in diretta da Rai Radio 3 il 14 aprile.

Nove recite, fino a Domenica 26 Aprile.

Per informazioni e vendita biglietti

Biglietteria del Teatro Regio

Piazza Castello 215

Tel. 011.8815.241/242

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www.teatroregio.torino.it

di Stefano Mola