Disegni miei e di altri

Dicembre 16, 2003 in Attualità da Redazione

Disegni miei e d’altri

Architetto, Professore, Artista. Le opere di Ferdinando Bonsignore sono un evento’ che cìé non idea seello iun piacd espositivo intitolato “Disegni miei e d’altri”, per ricordare la vita dell’artista scomparso a Torino nel 1843, ed aprire al pubblico una interessante pagina sulla storia dell’architettura a cavallo tra i secoli XVIII e XIX.

E’ stata presentata e inaugurata, mercoledì 17, da Laura Guardamagna, presso l’Archivio Storico di via Barbaroux 32, la mostra, costituita da sessanta pezzi, disegni e schizzi, che ripercorre l’itinerario artistico dell’architetto torinese, noto per aver progettato il tempio della Gran Madre di Dio all’inizio del XIX secolo. Il nuovo e importante fondo è costituito da 348 carte sciolte, due volumi di progetti rilegati e tre quaderni di studi e appunti, che sono stati acquisiti dall’archivio, con il contributo della Regione Piemonte e della Fondazione CRT. Centinaia di disegni, quaderni di schizzi, rilievi, testi e appunti dei suoi studenti contribuiscono a conoscere i contenuti delle lezioni impartire dall’architetto, per oltre trent’anni, dalla cattedra universitaria della nostra città.

Lezioni che hanno contribuito a formare intere generazioni di architetti. Gli studi e i progetti eseguiti da Ferdinando Bonsignore permettono l’identificazione e l’attribuzione di alcune opere ad oggi incerte. Interessante il disegno coloratissimo della navicella ad imitazione di quella in cui si imbarcò Giasone e gli Argonauti per la conquista del vello d’oro (acquarello in carta filigranata, senza scala). Ed ancora il grande complesso aulico con prospetti e sezioni, anonimo, scala grafica incompleta, fogli di carta incollate (matita, inchiostro ed acquarello). Una magnifica fantasia architettonica, prospettiva di templi, portici ed arena, anonimo, scala grafica incompleta su carta filigranata (inchiostro ed acquarello).

Bonsignore visse per molti anni a Roma e alcuni pezzi della raccolta documentano l’attività svolta presso l’accademia della Pace, come l’orologio su carta filigranata, senza scala (inchiostro ed acquarello) ed ancora decori, bassorilievi, aquila arpia, mascheroni, putto e girali, senza scala (carta, matita e sanguigna). Nel 1798 venne nominato architetto disegnatore di sua maestà e nel 1799 ispettore delle case demaniali, professore di Architettura Civile alla Regia Università di Torino e alla facoltà delle Belle Arti. Nel 1801, a Torino, quando l’antica Torre della città (in via Dora Grossa) fu demolita, Bonsignore venne incaricato di allestire un nuovo progetto per completare la Torre. Sarà possibile visitare la mostra di Ferdinando Bonsignore fino al 12 luglio dal lunedì al venerdì, con orario 8.30-1630 – L’ingresso é gratuito.

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