Depositonero: souvenirs dalle profondità

Marzo 19, 2002 in Arte da Sonia Gallesio

Quello che posso dire dei disegni di Depositonero e che li ho fatti perché […] è una cosa che mi fa stare bene (non ho un’altra cosa come il disegno)… [Stefano Ricci]

29947Terminerà sabato 23 marzo 2002 una tra le mostre più interessanti delle ultime stagioni torinesi: si tratta di Depositonero di Stefano Ricci, sorprendente esposizione ospitata alla Galleria Infinito Ltd. L’artista bolognese, nato nel 1966, lavora abitualmente per il cinema ed il teatro, realizzando spesso opere legate al mondo della letteratura e della danza.

Collabora attivamente, inoltre, con numerosi periodici e con l’editoria italiana ed internazionale. Ricci ha tenuto la prima personale nel 1991 a San Pietroburgo per poi raggiungere città come Firenze, Parigi, Ginevra, Lisbona e Bruxelles. Le opere presentate alla Galleria Infinito, nate per fare da cornice a spettacoli o per illustrare romanzi, sembrano quasi giungere da una dimensione onirica, irreale ma sorprendentemente realistica.

La tecnica affinata dal Ricci si rivela quanto di più innovativo e nello stesso tempo semplice si possa scoprire oggi nel mondo dell’arte. I suoi interventi, di grande efficacia comunicativa, prevedono l’utilizzo di una notevole varietà di materiali: grafite, filo da cucito, colla stick, pastelli ad olio, scotch di carta, fotocopie, acetati.

29946(1)La carta impiegata come base viene tagliata, sfibrata, grattata via e rivestita, in alcuni casi, da fogli e pellicole trasparenti. Il risultato finale è costituito da raffigurazioni – a tratti piuttosto drammatiche – che sgomentano e turbano, avvolte da una certa solennità muta. La personale visione di Stefano Ricci è decisamente interessante e ricca di fascino: egli considera i vari spazi espositivi quali fossero una sorta di deposito, di luogo magico nel quale raccogliere i suoi slanci, i suoi messaggi e le sue opere straordinarie. Il suo approccio compositivo regala suggestioni atipiche e profonde, l’intensità materica resa ha qualcosa di fuori dal comune, di conturbante: saranno gli sguardi immobili ma vibranti, o i volti e i corpi sospesi in dimensioni senza nome, rumorose di idee e pensieri ma nello stesso tempo perdute nel silenzio?

Depositonero: un viaggio iniziatico nei meandri torbidi dell’animo umano, un’incursione per coraggiosi e temerari, opportunità imperdibile per chi è in cerca di istanti di raccoglimento consapevole, durante i quali riflettere o forse aprirsi – almeno un poco.

Depositonero – Stefano Ricci

Infinito Ltd Gallery

Via Carlo Alberto, 5 Torino

Dal 7 febbraio al 23 marzo 2002

Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30, la mattina su appuntamento.

Per informazioni: +39011837349

di Sonia Gallesio